SOS Gaia
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GLI INTERVENTI

Fabrizia Pratesi de Ferrariis
Coordinatrice del comitato scientifico Equivita e promotrice dell'iniziativa Stop Vivisection

 

Sono veramente grata all'on. Brambilla per l'organizzazione di questa straordinaria conferenza, alla quale dovranno fare seguito molti altri simili eventi, tutti impostati sulla diffusione delle verità scientifiche e non scientifiche sino ad oggi tenute nascoste.
Due anni fa circa, in questa stessa sala, durante la presentazione del suo emendamento per il recepimento della 2010/63, era stata proprio lei. l'on. Brambilla, a lanciare un appello alle associazioni affinché non si fermassero alla difesa di quanto contenuto nel suo emendamento. Il suo "Dovete mirare in alto, molto più in alto, voi non avete i limiti che a me impone il ruolo politico"... era stato quasi un rimprovero, un ammonimento, da me molto apprezzato.

Ci accingevamo proprio allora, altri cittadini ed io, a lanciare la ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) STOPVIVISECTION, che aveva un fine abolizionista, e per questo avevamo, come Comitato scientifico Equivita, evitato di esprimere una posizione sul recepimento.
E' molto confortante constatare che oggi è lei stessa ad essere andata "oltre", molto oltre... Le siamo grati di questo e la preghiamo di continuare, da ora in poi, a rimanere al nostro fianco.

Il titolo di questo incontro e la presenza di tanti nomi prestigiosi del mondo della scienza sono già un successo straordinario e non è un caso il recente spostamento della data in cui verrà presa la decisione finale sul recepimento.
Quanto fino ad ora è stato detto si può riassumere, a mio parere, in questi due principi:

1) Un nuovo pensiero scientifico, già applicato su vasta scala negli USA, si sta facendo largo nelle sedi scientifiche più qualificate del mondo: è la convinzione che i test sugli animali, non predittivi delle risposte della nostra specie, sono inadeguati per una moderna ricerca biomedica, inadeguati ad affrontare le tante incalzanti gravi patologie. Secondo il nuovo pensiero, è urgente che nella ricerca biomedica i test sugli animali vengano sostituiti con i metodi scientifici moderni, ben più affidabili ed esaurienti, mille volte più rapidi ed economici, che fanno tesoro delle tante e straordinarie recenti acquisizioni della scienza (in genetica, biologia, informatica, chimica, ecc.). Che utilizzano dati specifici per la specie umana in luogo di quelli ottenuti sugli animali. Non sussiste dunque il problema etico, o il "conflitto tra i diritti degli animali e quelli della scienza" perchè entrambi vanno nella stessa direzione: l'abolizione della sperimentazione animale.

2) I paladini della sperimentazione animale hanno invece sempre spostato il dibattito sulla sperimentazione animale sul più facile fronte dell'etica ("conta più la vita di un bambino di quella di un topo...") per sottrarsi al dibattito scientifico, nel quale essi sono perdenti, come dimostrano statistiche e pubblicazioni scientifiche sempre più frequenti (per citarne una sola: http://www.nytimes.com/2013/02/12/science/testing-of-some-deadly-diseases-on-mice-mislead-report-says.html). Oggi l'Italia vuole essere, ed è, protagonista dell'avvento di questo nuovo paradigma, già in corso in tutto il mondo, per cui il "modello animale" viene messo da parte a tutela della nostra salute e dell'ambiente.

Che i cittadini europei siano allineati in grande maggioranza con noi è dimostrato dal successo straordinario che ha avuto STOPVIVISECTION:
Nonostante fossimo del tutto privi di mezzi e nonostante la riduzione di ben due mesi del tempo che ci competeva per la raccolta firme online (dieci al posto di dodici), siamo riusciti a presentare 1.326.000 firme. Va precisato che su di una ventina di iniziative lanciate nel primo anno, la nostra è una delle sole tre che sono arrivate in porto (e le altre due avevano consistenti sostegni economici). Siamo ora in attesa di avere la risposta della Commissione sul numero preciso di firme "certificate" (ovvero riconosciute) per poi passare all'audizione dei nostri "garanti" con la Commissione e alle trattative che seguiranno.

Va precisato che già questa prima fase di STOPVIVISECTION, pur se soltanto preliminare, ha portato grande beneficio alla lotta antivivisezionista, sia per la diffusione in grande scala che ha determinato delle nostre informazioni, sia per l'inizio cui ha dato luogo di un movimento abolizionista della sperimentazione animale europeo, che ha superato le divisioni e i dissensi fino ad ora esistenti tra i vari gruppi.

Vorrei chiudere questo mio intervento con l'aspetto etico della lotta alla sperimentazione animale. Abbiamo voluto tenerlo distante dall'aspetto scientifico affinché non venisse strumentalizzato per nascondere l'inutilità dei test effettuati (vedi sopra).
Ma ciò non toglie che il rispetto degli animali è un argomento di enorme importanza. Esso prelude alla costruzione di quella nuova società basata non più sulla competizione, ma sulla solidarietà e l'empatia, l'unica forma di società che riuscirà a salvare il pianeta e a tirarci fuori da tante crisi (economica, energetica, climatica, ideologica, sociale, ecc.).
Il nostro rispetto per ogni forma di vita dovrà infatti subire anch'esso un "cambiamento epocale" come quello previsto dall'Accademia delle Scienze USA per i test di tossicologia".

 

 

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