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PARCO MICHELOTTI: LE ASSOCIAZIONI PRESENTANO RICORSO AL T.A.R. - Comunicato Stampa del 7 Novembre 2016 - Le associazioni (ambientaliste ed animaliste) che fin dai primi mesi del 2015 hanno seguito la “ri-qualificazione” di parco Michelotti, Giovedì 27 ottobre 2016 hanno presentato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, con il quale si chiede l’annullamento, previa sospensione cautelare, della Determinazione Dirigenziale del Comune di Torino, datata 29 giugno 2016, che ha disposto l’aggiudicazione definitiva della concessione di valorizzazione della porzione c.d. exZoo di Parco Mi-chelotti al r.t.o. composto da Zoom Torino s.p.A. e Zoom in Progress s.r.l., nonché di tutti gli atti pre-supposti e conseguenti.

 PARCO MICHELOTTI: LE ASSOCIAZIONI PRESENTANO RICORSO AL T.A.R.

Comunicato Stampa del 7 Novembre 2016

Le associazioni (ambientaliste ed animaliste) che fin dai primi mesi del 2015 hanno seguito la “riqualificazione” di parco Michelotti, Giovedì 27 ottobre 2016 hanno presentato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, con il quale si chiede l’annullamento, previa sospensione cautelare, della Determinazione Dirigenziale del Comune di Torino, datata 29 giugno 2016, che ha disposto l’aggiudicazione definitiva della concessione di valorizzazione della porzione c.d. exZoo di Parco Michelotti al r.t.o. composto da Zoom Torino s.p.A. e Zoom in Progress s.r.l., nonché di tutti gli atti presupposti e conseguenti.

Sono molti i profili di illegittimità riscontrati nella procedura: violazioni di legge, vizi di difetto di motivazione, carenza di istruttoria ed eccesso di potere. Criticità che si traducono in una gravissima lesione degli interessi diffusi della collettività e del diritto di fruizione di un parco pubblico da parte dei cittadini, per la realizzazione di un progetto che, nonostante gli annunci, avrebbe un pesantissimo impatto ambientale.

Tra le altre cose il progetto prevede infatti un consistente aumento sia delle superfici cementificate ed impermeabilizzate, sia delle volumetrie. La realtà è ben lontana dagli slogan e dalla narrazione che è stata fatta da Zoom e dall’amministrazione. Il “sostenibile” “Bioparco” ZoomCity sarà un grosso parco divertimenti, con enormi strutture che altereranno pesantemente e in maniera definitiva parco Michelotti e i suoi bellissimi viali.

In generale, si è proceduto alla aggiudicazione definitiva senza indagare sufficientemente su troppi aspetti fondamentali: lasussistenza della finalità di interesse pubblico, il rispetto della normativa in materia urbanistica, gli effettivi impatti sul territorio, l’affidabilità economico-finanziaria del soggetto proponente.

Il tutto è ancor più grave per la assurda riproposizione di un Zoo, nonostante la chiusura nel 1987  del giardino zoologico del Michelotti fosse stata fortemente voluta e condivisa dalla cittadinanza. L’utilizzo di denominazioni (Bioparco, Fattoria didattica) con cui si cerca di ammorbidirne i contenuti, non ne cambiano certo la sostanza: il progetto è chiaro sul punto e parla di molteplici specie di animali esotiche e non: lama, tacchini, maiali, zebù, oche, cavalli, pesci, uccelli, rettili, ecc. La memoria storica del vecchio zoo andrebbe piuttosto cancellata, abbattendo i reliquati esistenti.

La precedente amministrazione comunale, nel 2015, ha agito non nell’interesse della collettività, svendendo un bene pubblico, ignorando varie proposte di privati pervenutegli (che lasciavano il parco liberamente fruibile da tutti), a cui è stata preferita quella di Zoom s.p.A. L’attuale amministrazione ha dichiarato di non poter revocare in autotutela perché sconsigliato da un parere dell’avvocatura comunale, il quale però non è stato mostrato alle associazioni e, stando a quanto riportato dall’amministrazione, presenta un contenuto assai generico e vago. L’amministrazione inoltre non ha risposto relativamente alle molte irregolarità procedurali, che le associazioni hanno segnalato nell’ambito di una seduta di commissione consiliare che si è svolta lo scorso mese e che, se confermate, solleverebbero il comune da ogni responsabilità qualora decidesse di non firmare la convenzione (il comune in tal caso sarebbe anzi tenuto a fermare il progetto). Ci chiediamo, quindi, se questi approfondimenti siano stati realmente effettuati dal Comune. Essi sarebbero doverosi, considerando che, con il progetto Zoom, si perderebbe definitivamente un parco pubblico molto importante per la città. Le gravi irregolarità sono state comunque sottoposte alla valutazione dell’autorità giudiziaria preposta, che ci auguriamo faccia chiarezza su questa operazione.

Queste le associazioni/comitati che hanno presentato il ricorso: L.a.c. (Lega per l’abolizione delle caccia), L.A.V. (Lega antivivisezione), Le Sfigatte, L.i.d.a. (Lega italiana diritti degli animali), L.i.d.a. tutela felini, Oltre la Specie Onlus, Pro Natura Torino, Salviamo il Paesaggio Difendiamo i Territori, S.O.S. Gaia.

 

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