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Nutrie in Lombardia: sta per iniziare la carneficina

Centinaia di migliaia di nutrie verranno eliminate con metodi cruenti

 

L’allarme proviene da Annamaria Manzoni, psicologa e psicoterapeuta, autrice di molti libri di denuncia sulla condizione degli animali e promotrice di molte campagne in loro favore.
A differenza di Torino, dove è in corso un progetto di contenimento incruento delle nutrie basato sull’infertilizzazione, Milano va contro corrente rispetto al comune sentire verso queste creature, ispirandosi nientemeno che alla Louisiana.
“La Regione Lombardia sperimenterà in alcune zone del territorio regionale un progetto di contenimento della nutria che ha già dato risultati eccellenti in altre realtà.” Lo ha annunciato Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura della Lombardia, citando l’esempio della Louisiana, dove “questo metodo garantisce la cattura di 400 mila esemplari all’anno”.
In pratica si ingaggeranno dei trappers professionisti, cacciatori e volontari che non vedono l’ora di avere una scusa per uccidere.
Annamaria Manzoni in uno dei suoi articoli sull’argomento afferma: “Le nutrie, dal 23 luglio 2014,  non sono più specie protetta, come lo erano state fino al giorno prima, ma, potenza del linguaggio e della legge, sono diventate specie nociva; in quanto tale, possono  essere "eradicate", soggette a "prelievo venatorio": in altri termini giustiziate sul posto da solerti cacciatori, o, in alternativa, catturate con uso di  gabbie e, una volta  lì dentro,  colpite a fucilate o "gasate". 
La nutria è un grosso roditore, dall’alimentazione prevalentemente vegetariana e amante dell’acqua. Un animale pacifico, che assomiglia a un castoro, ma di dimensioni molto più piccole, e che ormai ha talmente familiarizzato con gli umani autoctoni da essere considerato un simpatico abitante delle città. Ma non da tutti. Infatti esistono in molti Paesi europei piani di abbattimento cruenti per l’eliminazione di questa specie, considerata scomoda.

Nutrie in Lombardia: sta per iniziare la carneficina

La specie è originaria del Sud America e fu importata in Europa negli anni ’50 del secolo scorso a fini di allevamento da pelliccia, il cosiddetto “castorino”. Quando il mercato di queste pellicce entrò in crisi le aziende chiusero e liberarono questi animali in natura, ignorando la determinazione e la capacità di adattamento delle nutrie che colonizzarono diversi ambienti naturali. Ora si scopre che danno fastidio e quindi bisogna sterminarle.
Ma per fortuna, finalmente in alcune città e comuni si è arrivati a concepire progetti di controllo di colonie di nutrie tramite la sterilizzazione o l’infertilizzazione, che potrebbero rappresentare un’alternativa all’abbattimento con armi da fuoco. Proprio a Torino, capoluogo della regione da cui è iniziato il proliferare delle nutrie a seguito dell’importazione in Italia, è stato varato un progetto che in un futuro si spera non lontano potrebbe evitare l’abbattimento.
Un passo in avanti verso la civiltà.
La mentalità antropocentrica su cui si basa invece l’attuale rapporto con gli altri animali porta a considerare normale importare specie e poi sterminarle perché non si riesce a contenerle. Succede con le nutrie ma anche con cinghiali, volpi e altri animali selvatici.
La razza umana è la padrona incontrastata del pianeta e in quanto tale può permettersi di usare tutto il creato a suo piacimento.
Probabilmente le centinaia di migliaia di nutrie lombarde non si rendono ancora conto della catastrofe imminente che si abbatterà su di loro.
Ma per fortuna c’è chi spende un pensiero per loro e cerca di fermare la carneficina.
Pubblichiamo qui sotto la lettera che Annamaria Manzoni ha inviato ai Garanti Tutela Animali del Comune di Milano affinché prendano posizione contro lo sterminio delle nutrie.
La lettera è stata sottoscritta da numerose associazioni tra cui SOS Gaia e Artists United for Animals.

Alla cortese attenzione dei Garanti per la Tutela degli Animali  del Comune di Milano,
dr. Paola Fossati
e
dr. Gustavo Gandini

Gentilissimi,
come di certo è già a Vostra conoscenza (askanews  13 giugno 2019, ore 16.24), la  Regione Lombardia è intenzionata a  procedere all'eliminazione violenta di centinaia di migliaia di nutrie, servendosi di cacciatori, “trappers professionisti”, ma anche di “volontari”, stanziando all’uopo una somma di € 400.000, già giudicata  inadeguata e quindi meritevole di essere incrementata.
L'esperienza già in atto altrove (nella vicina Regione Piemonte si fa ricorso alla sterilizzazione) e i progetti di varie associazioni dimostrano la percorribilità di strade diverse, che affrontano la situazione con metodi ben più civili e rispettosi degli animali non umani, e per altro più efficaci.
Siamo convinti che non si possa rimanere inerti davanti all'annunciata carneficina e sia invece necessario rispondere con  una strenua opposizione: chiediamo quindi che, nel ruolo di garanti in difesa degli animali della città di Milano, ci sia da parte Vostra un intervento deciso e motivato per contrastare un'iniziativa tanto cruenta, contrasto per il quale sono tante le associazioni pronte a continuare ad operare e collaborare fattivamente.
In attesa quindi di una chiara e sollecita presa di posizione da parte del Vostro ufficio e di un gentile riscontro, auguriamo  buon lavoro e cordialmente salutiamo.

Annamaria Manzoni
https://annamariamanzoni.blogspot.com

Animal Law,  www.animal-law.it
A.P.I.D.A., www.apida.it
Associazione Amici del Laghetto Milano2, www.amicilaghettomilano2.it
Futuro Vegan, www.futurovegan.org
Gaia Animali e Ambiente, www.gaiaitalia.it
LAC Lombardia, www.abolizionecaccia.it
LAV Milano, www.lav.it 
LAV Bergamo, www.lav.it
L.E.A.L., www.leal.it
Movimento Antispecista, www.movimentoantispecista.org
SOS GAIA, www.sos-gaia.org
ARTISTS UNITED FOR ANIMALS www.artistsunitedforanimals.org
Vita da Cani, www.vitadacani.org
Vivere Vegan Onlus, www.viverevegan.org

 

1° luglio 2019