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Condannate a morte dal centrodestra di Cirio altre 7 specie cacciabili

Il Consiglio Regionale del Piemonte approva l’allargamento dell’attività venatoriaComunicato stampa del Tavolo Animali & Ambiente
Torino, 1° luglio 2020

Il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle Associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS Gaia, apprende con sgomento l’allargamento dell’attività venatoria.
Il Consiglio Regionale del Piemonte infatti, nel pomeriggio di ieri 30 giugno, ha concluso l’esame degli articoli dal 16 al 27 del DDL 83/2020 riguardanti l’allargamento dell’attività venatoria proposto dalla Giunta di centrodestra.
Ancora una volta la politica di palazzo ha anteposto gli interessi di una esigua minoranza armata agli interessi collettivi, ignorando così le ragioni di una maggior tutela della fauna selvatica. La maggioranza del Presidente Cirio (Lega - Fratelli d’Italia - Forza Italia) ha votato compatta l’aumento di ben 7 specie cacciabili, alcune di pochi grammi e in declino, come l’allodola e altre in difficoltà in tutta Europa e in Italia.  Sono state aggiunte alla lista delle specie condannate a morte: allodola, fischione, codone, folaga, canapiglia, marzaiola, pernice bianca.

AUMENTO DELLE SPECIE CACCIABILI
Allodola (Alauda arvensis)

Attualmente classificata come in declino in Unione Europea, con status di conservazione sfavorevole a livello continentale (la popolazione europea si è ridotta del 50% negli ultimi vent’anni). Anche la popolazione italiana è in consistente calo, mentre la nidificazione nella Regione Piemonte si è dimezzata dall’inizio del secolo.
Fischione (Anas penelope)
La caccia appare in grado di modificare sensibilmente presenza, abbondanza e abitudini della specie, che risulta tutt’altro che abbondante nella nostra Regione.
Canapiglia (Anas strepera)
Specie molto rara e localizzata come nidificante e risulta piuttosto difficile stabilire il reale trend demografico della specie. Classificata in declino in tutta Europa.
Codone (Anas acuta)
Attualmente classificata in declino in Europa.
Folaga (Fulica atra)
Specie classificata in declino anche questa.
Marzaiola (Anas querquedula)
Attualmente classificabile come vulnerabile, avente status di conservazione sfavorevole anche a livello continentale.
Pernice bianca (Lagopusmutus)
La pernice bianca presenta problemi relativi alla sottospecie helveticus (quella diffusa in Piemonte), che mostra un evidente declino in numerose province italiane ed è pertanto da considerarsi, nel nostro Paese, in elevate condizioni di rischio, con una riduzione del numero degli individui che sfiora il 50% a partire dall’anno 2000.

Tra le altre norme approvate vi sono:

AUMENTO DELLE GIORNATE DI CACCIA
Abolizione del divieto di caccia nelle domeniche di settembre.

INCREMENTO DEL TURISMO VENATORIO
Abrogazione dei limiti di ingresso per i cacciatori provenienti da altre regioni e  perdita del legame cacciatore-territorio.
La Regione Piemonte merita di certo un turismo differente da quello venatorio!

NESSUNA POSSIBILITÀ PER I PROPRIETARI DEI FONDI DI OTTENERE IL DIVIETO DI CACCIA.  UNA ULTERIORE PRESA IN GIRO!
Particolarmente grave è la sostituzione dell’art.6, comma 7 della L. R. n. 5/2018  che consentiva ai proprietari dei fondi di chiedere il divieto di caccia sui propri terreni per motivate ragioni.  L’interesse dei cacciatori ha ancora una volta prevalso su quello di agriturismi, fattorie didattiche, gestori di aree naturali con presenze turistiche, ecc., senza valutare i rischi per l’incolumità dei loro fruitori.
La modifica approvata suona come una vera presa in giro: la domanda per richiedere il divieto di caccia per i proprietari dei fondi compromessi dalla caccia ora sarà possibile presentarla solo entro il trentesimo giorno dalla pubblicazione del Piano Faunistico Venatorio Regionale. Peccato, però, che il Piano faunistico venatorio Regionale, previsto dal lontano 1992, non è mai stato approvato e probabilmente non lo sarà mai.

Le forze di opposizione (PD, M5S, Moderati, Monviso, LEU) avevano presentato migliaia di emendamenti e costretto la maggioranza a ridurre le iniziali pretese,  tuttavia le votazioni di ieri hanno segnato una ulteriore giornata nera per l’ambiente naturale della nostra regione.

Il Tavolo Animali & Ambiente si ripromette di tenere viva tra i cittadini la memoria di questa giornata funesta invitando quanti amano la natura  a togliere ogni sostegno a coloro che gli animali selvatici li preferiscono morti anziché vivi.


 

Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Roberto Piana
LAC Piemonte


 

1° luglio 2020