SOS Gaia
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Un incontro

Attraversando la strada, a metà, si è girata per accertarsi che l’automobile, che andava piano, non la travolgesse. Passava sulle strisce pedonali della rotonda, per caso? Era notte e faceva freddo. La volpe, maschio o femmina non si sa, andava svelta come chi ha un impegno impellente.

L’apparizione è stata come un regalo di Natale, la natura viva capace di resistere nonostante le angherie che gli umani le riversano addosso.

Era un animale, piccolo di mole, innocente che cercava la sua strada nella vita, che si aggirava nel freddo della notte sperando di trovare cibo per alimentarsi, inconscio dei pericoli che gli esseri umani le potevano riservare.

Quel suo slancio, quel suo voltarsi a controllare la situazione, con un viso dall’espressione simpatica era il segnale di un essere integrato nel suo ambiente, distante dal mondo umano; un essere che affrontava le difficili condizioni ambientali senza lamentarsi vivendo il suo destino, secondo la sua natura.

Non c’era malvagità nelle sue azioni, anche se il cibo, di cui andava alla ricerca, sarebbe stato un altro essere vivente; il suo scopo era solo la sopravvivenza e non avrebbe ecceduto nell’accumulazione.

Sfidava inconsapevole le trappole volontarie e involontarie che gli esseri umani disperdono sul cammino delle volpi, accusate di colpe che non hanno, solo perché la loro spinta vitale talvolta incrocia l’interesse umano:

per salvare qualche gallina, di cui non si sottovaluta il sacrificio, destinata comunque ad essere uccisa, oppure per preservare fagiani o lepri, se ce ne sono ancora di libere, per le doppiette dei cacciatori, non si esita a condannare le volpi a morti con sofferenza, avvelenate, intrappolate.

Quella piccola volpe, con il suo svelto muoversi nel freddo invernale, lanciava un segnale per chi voleva coglierlo: la natura, gli animali, hanno gli stessi diritti di vivere su questo pianeta e sono gli esseri umani che non esitano a colpevolizzarli per poterne fare uso a proprio piacere.

Non chiedono nulla, eppure noi, nelle nostre calde abitazioni, spargiamo veleni per una morte dolorosa anche, forse, per quella piccola volpe così simpatica e innocente che camminava svelta nella notte di Natale.

 
Enrico Moriconi, medico veterinario, è Garante per i Diritti degli Animali della Regione Piemonte


28 dicembre 2021

 

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