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Un ricorso al TAR insieme a LAV e Lega del Gatto

SOS Gaia, insieme a LAV Torino e Lega del Gatto, ha presentato ricorso al TAR per l’annullamento dell’ordinanza del Sindaco di Torino che vieta l’alimentazione ai colombi. L’ordinanza consente l’alimentazione solo a distanza di 250 metri da tutti gli ospedali, case di cura, ambulatori medici, asili, scuole elementari, aree giochi bimbi, ma questo significa praticamente vietare l’alimentazione in tutta la città, tranne forse alcuni tratti di sponde dei fiumi, e può significare solo colombi denutriti e quindi più soggetti ad ammalarsi.

L’ordinanza è una chiara violazione del Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali della Città di Torino, e per questo motivo la Giunta Comunale ha avviato il procedimento per la modifica dell’art. 40 del Regolamento. La Consulta delle Associazioni del volontariato Animalista della Città di Torino ha tuttavia espresso parere contrario alla proposta di modifica.
La coesistenza tra umani e colombi non è un problema da allarme sanitario, ma una problematica di carattere sociale, se si considera che la presenza o meno dei colombi in città è provocata dalle azioni degli esseri umani, ed in particolare dalle caratteristiche degli edifici e dal sistema di smaltimento dei rifiuti e delle altre sostanze alimentari disperse nell’ambiente” ha dichiarato Marco Francone, Vicepresidente della Consulta delle Associazioni del Volontariato Animalista della Città di Torino.
Un numero contenuto di colombi non reca alcun danno alla città e ai cittadini, allietando le piazze e i giardini, e divenendo motivo di divertimento e svago per bambini e anziani. Quando il loro numero in una data zona diventa troppo alto, possono sorgere problemi. Tuttavia, riguardo alla presenza di infezioni patogene trasmissibili all’uomo, si può rilevare come normali misure igienico sanitarie siano sufficienti a salvaguardare gli esseri umani dal rischio di contagio, e una situazione di rischio è da considerarsi limitata alle sole persone immunodepresse.

“Il luogo comune secondo cui i colombi sarebbero portatori di malattie per l’uomo è un un mito da sfatare. L’ordinanza del Sindaco crea solo inutili allarmismi ingiustificati e non supportati da indagini scientifiche” ha dichiarato Rosalba Nattero, presidente di SOS Gaia.

Una drastica riduzione dell’alimentazione, comportando il peggioramento delle condizioni di salute degli animali potrebbe determinare un indebolimento delle condizioni di salute con il rischio di una maggiore presenza di forme patologiche e quindi aumento del rischio di contagio” ha dichiarato Enrico Moriconi, Medico Veterinario del Direttivo di Medicina Democratica.


15 gennaio 2014