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Per la festa patronale di San Giovanni che si svolge a Torino il 24 giugno la Consulta propone i botti silenziosi


Dal Comunicato Stampa della Consulta Animalista:

Giovedì 16 gennaio scorso si è svolta l'audizione della Consulta Animalista in 6° Commissione Consiliare Comunale di Torino sul tema: disagio animali per botti di Capodanno.
La Commissione, a cui hanno partecipato gli Assessori Lavolta e Gallo, il comandante dei vigili Gregnanini e il Dirigente del settore Tutela Ambiente Tecchiati, è stata molto partecipata e vivace, segnale anche da parte dei Consiglieri Comunali di una aumentata sensibilità sul tema del benessere animali.
La Consulta ha presentato le proprie riflessioni su com'è andato il Capodanno e le proprie proposte per il futuro.
La norma del divieto dei botti è stata introdotta a Torino nel 2011 e oggi riempie le pagine dei giornali cittadini e nazionali. Dopo solo due anni e mezzo le amministrazioni di mezza Italia si stanno ponendo il problema di superare l'utilizzo dei botti perchè gli animali vanno tutelati. Un successo di proporzioni inaspettate per la Consulta che ha proposto quella norma e che va rivendicato fino in fondo, riconoscendo al Comune di Torino il merito di essersi dotato di uno dei più avanzati regolamenti per la Tutela degli animali d'Italia.
Sui botti di capodanno pensiamo che dire che tutto è andato male sia sbagliato. Non ci sono dati ufficiali ma è netta la sensazione di una diffusa diminuzione del fenomeno e di una più accentuata concentrazione nelle zone centrali della Città e a macchia di leopardo in collina e in alcune zone periferiche. Inoltre va sottolineato come vi sia stato un insufficiente intervento della Polizia Municipale alle segnalazioni dei cittadini e come siano mancati totalmente gli interventi sanzionatori sul non rispetto del divieto mentre è stata fatta una efficace opera di prevenzione con numerose operazioni di sequestri di botti illegali svolte dai vigili urbani in collaborazione con le forze di polizia.
Non siamo certo del tutto soddisfatti. Si è fatta una discreta campagna pubblicitaria del divieto ma si è partiti troppo tardi, nonostante le sollecitazioni della Consulta e di varie associazioni inviate all'inizio del mese di Novembre.
Siamo consapevoli che un regolamento serve a porre un problema, ad iniziare un cambiamento, che le regole servono per aiutare a cambiare i costumi ma che è necessario un radicale cambiamento culturale perchè le cose si realizzino. E per queste ragioni abbiamo presentato agli Assessori presenti le nostre proposte.

 
Le nostre richieste e proposte per il futuro:

- Il Comune dia l'esempio ai propri cittadini e accompagni il cambiamento culturale che indubbiamente è iniziato decidendo di rinunciare ai fuochi artificiali con i botti anche per San Giovanni, realizzando un evento con fuochi artificiali senza il rumore dei botti, bensì con l’accompagnamento di musiche piacevoli e più amiche degli animali.

- Si vieti la vendita sul territorio cittadino di tutti i botti vietati dall'articolo 9 comma 23 del Regolamento comunale sulla Tutela degli animali.

- Per il prossimo anno ci si attrezzi con una adeguata campagna informativa che parta già da dopo le vacanze estive per informare e sensibilizzare i cittadini dell'esistenza del divieto, del danno che si fa agli animali e delle possibili sanzioni.


Le risposte degli Assessori:

Lavolta si è impegnato per il prossimo anno a partire prima con la campagna comunicativa sul divieto di utilizzo dei botti a capodanno.

Gallo ha negato la possibilità di cambiare le modalità di svolgimento dei festeggiamenti di San Giovanni, sostenendo, non si sa in base a quali studi e conoscenze, che i cittadini di Torino vogliono i botti a San Giovanni perché è una tradizione centenaria. Ovviamente di centenario ci sono i festeggiamenti di San Giovanni ma non certo l'utilizzo dei botti rumorosi. Un atteggiamento di chiusura ad ogni rinnovamento che rinnega quanto di positivo la Città sta facendo sul tema della tutela degli animali e le sensibilità che i cittadini di Torino stanno dimostrando in vari modi sul tema.

Sul tema del divieto di vendita dei botti nessuno dei due Assessori presenti ha preso impegni.


La Consulta pertanto:

Esprime soddisfazione per gli impegni presi dall'Assessore Lavolta, che saranno ovviamente verificati sul campo;

Ritiene incoerente con gli stessi regolamenti comunali l'atteggiamento di chiusura dell'Assessore Gallo nel non accogliere la proposta di uno spettacolo pirotecnico senza botti per San Giovanni, ricordando che l'esplosione di botti può configurarsi come maltrattamento nei confronti degli animali e quindi soggetto a denuncia.

Chiederà al Sindaco e all'Assessore al commercio di farsi carico del problema del divieto della vendita dei botti.



Il Presidente della Consulta Armando Monticone

 

17 gennaio 2014

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