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La Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente diffida la Provincia di Trento e chiede al Ministro Galletti di pronunciarsi chiaramente contro la cattura

Comunicato Stampa
Roma, 20 agosto 2014

Sulla vicenda dell’orsa Daniza, di cui la Provincia di Trento ha disposto la cattura dopo l’ “incontro  ravvicinato” con un cercatore di funghi nel giorno di Ferragosto, le principali associazioni di  protezione animale del Paese, riunite nella Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e  Ambiente, invitano il ministro dell’Ambiente Galletti a prendere una posizione chiara e coraggiosa  contro la cattura di Daniza, che non rappresenta una minaccia per la sicurezza dei cittadini ma ha  avuto una reazione, del tutto naturale, in difesa dei propri cuccioli.

Proprio per garantire il benessere dei piccoli, obiettivo sottolineato dalla nota ministeriale, la  miglior cosa è consentire alla madre di accompagnarli naturalmente fino alla piena autonomia. Le  associazioni ricordano inoltre che gli orsi non sono “del Trentino”, ma appartengono al patrimonio  faunistico nazionale. Quindi il ministero, autorità responsabile della conservazione della  biodiversità, dovrebbe togliere alla Provincia autonoma la gestione del progetto Life Ursus, tanto  avversato a Trento quanto sostenuto dalle vicine Regioni Veneto e Lombardia. L’amministrazione  provinciale, infatti, ha dimostrato di essere capace solo di catturare e imprigionare gli orsi in uno  zoo travestito da rifugio.

Inoltre la Federazione – di cui fanno parte Lav, Enpa, Oipa, Lndc, Leidaa, AAE Conigli,  AiutiamoFido, Amici Animali Onlus, Cani & Mici per Amici Onlus, City Angels, Earth, Eolo a 4  zampe, Frida's Friends Onlus, I Favolosi Cani 80, Il Rifugio del Micio, Noi Animali, Ombre a 4  zampe, SOS Gaia, SOS Levrieri, Tartamondo Onlus, Gaia Italia,L'Arca della Valle, Anita Onlus,  Leal, Mondo Gatto Gruppo Volontari Onlus, Anima Equina Onlus – diffida il presidente della  Provincia di Trento Ugo Rossi dall’insistere nel tentativo di catturare Daniza e lo invita a  promuovere la revisione delle modifiche al Piano d’azione per la conservazione dell’orso bruno  nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE) deliberate dalla giunta, che consentono  all’amministrazione provinciale di dichiarare unilateralmente un singolo orso “animale nocivo”:  definizione, peraltro, cancellata dalla legislazione nazionale quarant’anni fa.

Michela Vittoria Brambilla
In rappresentanza della
Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente


20 agosto 2014