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I 16 macachi dell’università di Modena sono liberi dai laboratori e hanno una nuova casa anche on line!
Vieni a conoscerli su http://imagnifici16.lav.it

 

Comunicato stampa LAV del 14 Dicembre 2016

#IMagnifici16: questo è il nome assegnato al gruppo dei macachi liberati per sempre dai laboratori e trasferiti lo scorso 21 luglio presso il Centro di Recupero di Semproniano (Grosseto), dopo mesi di complesse trattative tra LAV, Università e Comune di Modena, e Ministero della Salute.

Liberi i macachi di Modena!

A loro è dedicato il sito http://imagnifici16.lav.it/, on line da oggi. Un sito che ci accompagnerà nella scoperta della loro ritrovata libertà, dei loro progressi, e del graduale recupero a una vita che fino allo scorso anno sembrava loro preclusa in quanto animali destinati ad esperimenti.

I numeri identificativi tatuati sui loro corpi (prassi per animali "di laboratorio") hanno lasciato il posto a nomi che ne riflettono i caratteri, così diversi per ognuno: Ingegnere, con la sua spiccata curiosità “tecnica”, e Furby che lo assiste nei suoi “interventi”, Buddha, una femmina che deve il nome al suo fisico “importante”, Alfa, il “maschio” per eccellenza, e poi Piccolo, Kessler e tutti gli altri che potremo conoscere e seguire on line.

Il sito http://imagnifici16.lav.it/, infatti, sarà costantemente aggiornato con video, foto e racconti della vita dei macachi nel Centro di Recupero di Semproniano; testimonianze dei veterinari e delle primatologhe che li seguono quotidianamente, come quella di Valeria Albanese, una delle primatologhe che seguono giorno dopo giorno questi primati e che descrive così la loro prima uscita all’aria aperta: “I macachi sono usciti per la prima volta nel recinto esterno il 13 agosto, una splendida e calda giornata estiva. Nonostante pensassi che ci sarebbe voluto un po’ di tempo prima che avessero il coraggio di affrontare un mondo così “rumoroso” e diverso da quello in cui avevano vissuto fino a quel momento, mi stupirono: dopo pochi minuti dall’apertura i primi, più coraggiosi, iniziarono a uscire, camminando sul bordo di cemento e facendo bene attenzione a non toccare quella strana cosa ricoperta da fili verdi (il prato). Dopo appena 10 minuti quasi tutti erano usciti, arrampicati alla rete a godersi il paesaggio e il sole sul viso, uno spettacolo che difficilmente dimenticherò! Ogni minimo rumore li allertava, facendoli rientrare immediatamente (anche una tortora che volava oltre la recinzione sembrava un pericolo!). Nel giro di pochi giorni iniziarono ad approcciarsi al terreno e quello è stato un momento davvero emozionante: vederli procedere come se stessero camminando sulle uova, incerti e preoccupati, mi faceva sorridere e allo stesso tempo rattristare per tutto ciò di cui erano stati deprivati fino a quel momento.”

#IMagnifici16 rappresentano il simbolo di un riscatto che ci auguriamo possa toccare a tutti gli animali purtroppo ancora usati a fini sperimentali, e uno straordinario lieto fine. Per permettere a #IMagnifici16 di continuare a correre, saltare e respirare libertà, come non hanno mai fatto, per ancora tanto, tantissimo tempo c’è bisogno del  sostegno e dell’aiuto  di tutti. Visita il sito http://imagnifici16.lav.it/ e scopri come aiutarci a garantire a #IMagnifici16 una vita lunga e felice.

Qui pubblicheremo le loro storie, vi racconteremo l’adattamento nella nuova casa, al sicuro, e l'impegno di LAV e del Centro per garantire loro ogni necessità; vi faremo conoscere la loro intensa e vivace vita di relazione, con informazioni e curiosità per conoscere meglio questi animali e garantirne il rispetto.

 

www.lav.it

 

14 Dicembre 2016