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Simon, ceduto con la sua grande amica Neve di primavera,  da una famiglia che non li voleva più.
Già in auto mentre li portavo a casa facevano delle fusa incredibili per esprimere la loro contentezza.
Simon era pazzesco, era dolce, sensibile, attentissimo agli umori degli umani, pronto a consolare, giocare, fare dispetti tremendi se si sentiva trascurato.
Giocava a rimpiattino come i bambini  e si divertiva da morire a fare qualche giro in ascensore...
Ci siamo voluti un bene enorme per i diversi anni che abbiamo passato insieme, poi è sparito e  tempo dopo venni a sapere che era stato investito da un’auto.  Lo sognavo continuamente ma quando mi telefonarono per darmi la notizia che era stato trovato morto due settimane prima, i sogni finirono.
Se ne era andato per la sua strada.

 

Agnese