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A Dana

 

Eri un essere libero e fiero
che giocava con il vento
e con la sua vita.
Nascondevi dietro la tua sagoma scura
la luce che alimentava la tua forza
e la mostravi
solo a chi poteva capirti.
Hai vissuto una delle tue tante esistenze
rincorrendo
creature a te sola visibili
respirando il profumo dei gelsomini
o assorta, sdraiata vicino al ruscello,
come a cercare il senso della tua vita.
Sapevi di partire verso un'altra avventura
e hai voluto salutare a modo tuo.
Senza sofferenze inutili
fino all'ultimo tra i prati che tanto amavi
forse per imprimerti un ultimo ricordo.
Mi hai preceduto di un attimo
fiore sognante
che si è svegliato ad una nuova vita
e mi hai lasciato qui insieme agli altri fiori
ancora addormentati
in questo giardino fermo
ad aspettare il mio turno
come tutti gli altri.
Diversa nella forma ma non nell'anima,
mi hai dato qualcosa che devo ancora capire.
Ma che mi accompagnerà per sempre.

Arrivederci, Dana.

 

Rosalba, 9 maggio 2005