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Nur era una piccola gatta nera con gli occhi tondi e uno sguardo eternamente da cucciola; una gatta affettuosissima e dolce tant'è vero che la chiamavamo "pasticcina". Era ancora molto giovane quando se n’è andata, solo un anno e mezzo.
Nur è andata incontro alla sua morte con dignità e serenità. Non ha mai chiesto nulla, se non la nostra vicinanza. Ha sempre cercato, fino all'ultimo, di andare a fare i bisogni nella cassettina. Non voleva sporcare anche quando non si reggeva più in piedi. Nur non si è mai lamentata, solo qualche piccolo suono quando, forse, aveva male. Si è messa sempre più ferma ad aspettare la sua morte; si preparava in silenzio. E tutto intorno a lei è diventato fermo e silenzioso. Per me una grande lezione. Ci ha tenuto ad averci vicini e ci prendeva la mano con la sua zampina. Anche noi le tenevamo la zampina e siamo stati lunghe ore così, mano nella mano, ad aspettare insieme. I suoi occhi sono diventati sempre più remoti, si vedeva che era già lontana da questo mondo, ma sempre ha voluto fare piccole fusa tutte le volte che le siamo stati seduti accanto e l'abbiamo carezzata dolcemente sulla testolina e sul corpo.
Negli ultimi giorni di Nur, le altre due gatte nere sono sempre state in casa e ci tenevano a stare con noi, ma l'ultimo giorno mi hanno commosso. Nelle ultime ore di Nur sono state con me nella stanza e si sono date il cambio accoccolandosi sul divano che Nur aveva scelto come posto dove morire. Runa, la mamma di Nur, è stata un po' lì ferma; Shali invece, si è fermata con me quando le ho chiesto se poteva fare qualcosa per aiutare Nur. Soprattutto è stata presente quando Nur è morta ed ha tenuto attentamente sotto controllo tutto. Mi è stata di grande aiuto e sostegno. Mi è sembrato che lei accompagnasse Nur in un qualche modo che io non ero in grado di vedere.
Nur mi ha insegnato che si può andare incontro alla morte con dignità e serenità e soprattutto con grande silenzio.

 

Ara-i-nor Nur

Siamo state in silenzio
insieme,
insieme
abbiamo aspettato
mano nella mano
respiro dopo respiro
fino a quando
sei andata via.

I tuoi occhi aperti
su un altro mondo
il cerchio intorno a te
di noi, sorelle tue,
umane e non umane
un cerchio di silenzio
profondo
infinito.

Abbiamo toccato la soglia
insieme,
insieme
abbiamo sfiorato il mistero
con dita leggere.


Gilda