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Conferenza stampa "Bracconaggio: un problema diffuso in Piemonte”

PIEMONTE: ZONA LIBERA PER I BRACCONIERI?

Si è tenuta mercoledì 20 dicembre alle ore 13 presso la Sala delle Bandiere di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, la conferenza stampa "Bracconaggio: un problema diffuso in Piemonte". L'incontro è stato organizzato dal gruppo consiliare M5S Piemonte. Erano presenti rappresentanti del Tavolo Animali & Ambiente e del CABS - Committee Against Bird Slaughter.

La conferenza stampa è stata l’occasione per fare il quadro delle attività di vigilanza condotte dei Carabinieri Forestale Nuclei Cites di Torino e Alessandria, dalle quali è emersa una serie sistematica di attività venatorie illegali. È fondamentale lavorare per aumentare la vigilanza, con il ripristino di una legge regionale più restrittiva.

Quello che è successo nei giorni scorsi, con la denuncia nei confronti di 11 bracconieri pizzicati a cacciare specie protette e con mezzi illegale nel vercellese e nel biellese, è solo la punta di un iceberg.

Con le ultime modifiche apportate alla legge regionale sull’attività venatoria, il Piemonte è infatti diventato “terra di conquista” da parte di cacciatori del nord-est, zone da sempre abitate da cacciatori per i quali il rispetto delle regole è soltanto un optional. Già la caccia, così come viene esercitata al giorno d’oggi, rappresenta una pesante causa di dissesto ambientale. Figuriamoci poi se non si rispettano nemmeno quelle poche, annacquate regole che normano la materia…

Che il bracconaggio sia una piaga italiana, lo ha confermato anche l’Unione Europea, che recentemente ha richiamato il nostro Paese ad adottare misure più stringenti ed efficaci contro il fenomeno, pena la possibilità di una ennesima procedura di infrazione. Eppure il mondo venatorio si comporta con arroganza e tracotanza sempre maggiori, conscio del fatto che il potere politico è del tutto assoggettato alle loro esigenze. Anzi, quello che sta succedendo oggi altro non è che la conseguenza di uno scellerato patto elettorale stabilito tra i cacciatori e i candidati durante le recenti campagne elettorali, a livello sia locale che nazionale.

Ora però si sta superando ogni limite: il bracconaggio aumenta in modo esponenziale e si fa sempre più arrogante, si approvano norme per liberalizzare oltre ogni decenza il prelievo venatorio, si consente di sparare a specie palesemente in via di estinzione, aumentano i casi di incidenti e di aggressioni che coinvolgono persone estranee all’attività. A ciò si aggiunga che i controlli sono sempre più sporadici: il personale di sorveglianza degli Enti Pubblici è ormai ridotto al lumicino e spesso le guardie vengono destinate a scopi che nulla hanno a che vedere con la tutela della fauna, mentre le guardie volontarie delle Associazioni ambientaliste trovano sempre più ostacoli per svolgere la loro attività.

Le Associazioni ambientaliste e animaliste ribadiscono quindi con forza la loro richiesta di limitare l’attività venatoria e di aumentare i controlli affinché, quanto meno, questa sia espletata in modo conforme alle leggi.

Il Tavolo Animali & Ambiente chiede alla Giunta regionale del Piemonte il potenziamento dei controlli rispetto al bracconaggio e il rafforzamento degli organi adibiti ai controlli.

 

Per il Tavolo Animali & Ambiente:

Piero Belletti - PRO NATURA Torino

 

 
21 dicembre 2023

 

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