SOS Gaia insieme a LAC, LAV, LIDA, OIPA, PRO NATURA ha emesso un comunicato stampa con la richiesta di sensibilizzazione dei cittadini e di attività di prevenzione e di contrasto da parte delle Amministrazioni Comunali.
Nel comunicato si legge:
“Con l'approssimarsi delle festività di fine anno, nei Comuni della Città Metropolitana di Torino inizieranno inesorabilmente ad esplodere botti, petardi, fuochi d'artificio ed articoli pirotecnici vari, ad iniziare dal Capoluogo, nonostante che il "Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città", il n. 320, all'art. 9, comma 23, ne sancisca, ormai da diversi anni, il divieto assoluto del loro utilizzo su tutto il territorio comunale.”
Come purtroppo è ormai diventata una insensata tradizione, tale usanza, peraltro alquanto stupida, pericolosa e priva di una qualsiasi valida giustificazione, inizia subito dopo la festività dell'8 dicembre - Immacolata Concezione - e si intensifica con l'approssimarsi del Natale, raggiungendo poi il suo apice a Capodanno, è fortemente nociva non solo per tutti gli animali ma anche per moltissimi cittadini, specialmente quelli più sensibili ai rumori, quali gli anziani, i bambini piccoli e gli ammalati, oltre al mai ben valutato fattore che può provocare gravi incidenti, con conseguenti rilevanti danni sia alle persone che alle cose.
Per questo motivo anche quest'anno le Associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS GAIAchiedono che l’Amministrazione comunale torinese intraprenda, il prima possibile, una idonea campagna informativa dei cittadini sulla esistenza di tale divieto, attraverso tutti i canali ritenuti più idonei (giornali, televisioni, radio, manifesti, ecc.); contestualmente chiedono che il personale della Polizia Municipale svolga una capillare opera di sensibilizzazione, specialmente nei confronti dei più giovani, anche davanti agli istituti scolastici, sui rischi che si corrono utilizzando i vari tipi di botti e, allo stesso tempo, attui anche un persistente ed approfondito controllo sulla vendita degli artifici pirotecnici, specialmente nelle aree mercatali, per impedire la cessione di quelli illegali.
Continua il comunicato:
“È sottinteso che poi, tutta questa preziosa opera preventiva, debba essere affiancata anche da una attività repressiva, di fronte a quei casi di chiara violazione del divieto, anche a seguito delle segnalazioni dei cittadini, per garantire a tutti di trascorrere le ormai prossime festività in piena sicurezza, proprio quella sicurezza che, però, molto spesso viene messa a repentaglio dai gesti sconsiderati ed irresponsabili di pochi soggetti.”
Auspichiamo che anche i restanti Comuni metropolitani facciano altrettanto, cioè far rispettare il divieto esistente nei loro analoghi Regolamenti o, qualora ne fossero ancora sprovvisti, almeno i limiti imposti da quelli di Polizia Urbana.
Le suddette Associazioni, sempre nell'interesse della tutela degli animali, si augurano che, anche per la celebrazione della festa patronale di San Giovanni del prossimo 24 giugno, l'Amministrazione comunale di Torino adotti scelte compatibili con il loro benessere e, quindi, continueranno a seguire con particolare attenzione l'evolversi della vicenda.
29 dicembre 2019