SOS Gaia
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Emendamento “caccia selvaggia”

Sabato 17 dicembre alle ore 15 al Parco della Pellerina di Torino, si è svolto un Flash Mob  di protesta contro il circo di Maya Orfei.

Il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAV, LEGAMBIENTE l’Aquilone, LIDA, LIPU, OIPA, PAN, PRO NATURA e SOS Gaia, ha organizzato un Flash Mob contro il circo di Maya Orfei.

Fino all'8 gennaio 2023 si attenderà il circo "Madacascar" di Maya Orfei, che si vanta di avere al seguito ben oltre 100 animali, tigri, leoni, zebre, cavalli, giraffa, elefante ippopotamo, lama, cammelli e tantissimi altri, tra i quali spicca "Symba", l'unico leone bianco presente in Italia, per offrire agli spettatori due ore di spensieratezza, basata sulla sofferenza degli animali. E durante gli intervalli degli spettacoli, previo pagamento di un extra gli animali potranno poi essere anche ammirati nello zoo.

È inaccettabile che lo Stato provveda ancora al sostentamento di strutture nelle quali è costante la verifica del mancato rispetto delle normative e, in primis, di quello dovuto agli animali. Non vi è nulla di piacevole, culturale ed interessante nell'esibizione e nella costrizione degli animali ad assumere comportamenti innaturali ed incompatibili con la loro natura, come avviene nei circhi.

Snervanti addestramenti, sicuramente svolti con metodi non certo ortodossi, sono necessari a piegare il naturale carattere di ciascun animale, sviluppatosi attraverso migliaia di anni di vita libera, all'aperto nel loro territorio, poi sottomesso, per volere umano, per essere sfruttato economicamente per rallegrare, per poche ore, il piacere degli spettatori, che li ricompensa con risate ed applausi, senza domandarsi minimamente cosa si nasconda veramente dietro quell'effimero spettacolo. Quanta sofferenza, quante privazioni, quante morti!!! Nel 2022 non si può ancora accettare che le attività circensi si fondino principalmente sul dolore degli animali. Che esempio diamo ai nostri bambini? Un esempio di sopraffazione?

Tuttavia ai manifestanti è stato proibito di manifestare.

 

Ecco quanto scrive in proposito Enrico Moriconi, medico veterinario, già Garante Diritti Animali Regione Piemonte, consulente in Etologia e Benessere degli Animali:

 

“La democrazia del nuovo millennio: divieto di manifestare e di dissentire!

Il 17 dicembre era stato organizzato un Flash mob dal Tavolo per la tutela degli animali e dell’ambiente del Piemonte davanti al Circo Madagascar alla Pellerina di Torino, che pubblicizza la presenza di 100 animali.

All’arrivo i partecipanti hanno trovato la sorpresa delle prescrizioni da seguire per poter “manifestare”, in verità il “divieto” di manifestare poiché il Questore, considerando che la manifestazione poteva essere conflittuale con lo spettacolo del Circo, prescriveva che essa avvenisse a distanza dal percorso di ingresso degli eventuali spettatori, rimanendo fermi, obbligando a non disturbare la circolazione stradale e, particolare significativo, di non fare uso

di mezzi di diffusione sonora quali megafoni fischietti trombe campanacci o altro per non creare ripercussioni negative sulla “legittima attività dei circensi”.

 

Praticamente veniva imposto di non fare nulla di quello che è la ragione delle manifestazioni.

I pacifici manifestanti in difesa degli animali sono stati considerati pericolosi, ma soprattutto si è tolta voce al dissenso, alle critiche. Le manifestazioni servono per portare a conoscenza delle persone le negatività insite in ciò che si attacca, in questo caso la condizione di sofferenza degli animali.

I circensi sostengono che gli animali non soffrono, ma le ricerche scientifiche dimostrano senza ombra di dubbio che trasporto, addestramento e anche il semplice mantenimento nelle

tende e nei recinti è fonte di stress e di sofferenza. E alcuni tribunali lo hanno già accertato.

Quindi manifestare non è intralciare le attività circensi ma semplicemente portare a conoscenza ciò che molti ancora non sanno e soprattutto è un diritto di chi si batte per la tutela

degli animali.

 

L’Italia è un paese strano: inserisce la tutela degli animali nella Costituzione e poi nella realtà si impedisce di svolgere attività di tutela.

Ciò che preoccupa maggiormente è il sospetto che l’arrivo del nuovo governo abbia ispirato il giro di vite contro le manifestazioni in genere, che si cerchi di silenziare qualsiasi dissenso, che si voglia mettere fine alle voci di contrasto.

Se in democrazia le attività permesse, come quelle circensi sono lecite, finché anche in Italia non si decida di impedire l’uso di animali come già avviene in molte nazioni del mondo, se non è cambiata la costituzione, è altrettanto lecito il dissenso che si estrinseca con la possibilità di manifestare, anche con suoni e volantini.

Il Tavolo Animali & Ambiente è molto preoccupato per quanto accaduto, per quello che è stato un vero e proprio divieto di esprimere la propria opinione e non vorrebbe che questo indirizzo fosse il segnale di un nuovo modo di governare l’opinione pubblica.”

 

Enrico Moriconi

 

23 dicembre 2022

 

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