L’Auditorium Gaber del Palazzo Pirelli di Milano, sede della Regione Lombardia |
L’evento si è tenuto a Milano, presso la sede della Regione Lombardia. Tanti i temi trattati, dalla vivisezione agli allevamenti intensivi, all’alimentazione, ai circhi
Venerdì 10 febbraio si è tenuto il Convegno “Società, ambiente, animali, la convivenza possibile” presso l’Auditorium Gaber del Palazzo Pirelli di Milano, sede della Regione Lombardia.
I relatori erano esponenti di altrettante associazioni ambientaliste e animaliste e nel fil rouge comune si intendeva dimostrare che la sensibilità verso gli animali porta a creare un mondo migliore anche per gli esseri umani.
Il Convegno era organizzato dal consigliere regionale Luigi Piccirillo, il quale ha introdotto il tema ed ha tratto le conclusioni, ed era moderato dalla scrivente.
Tanti i temi trattati, dalla vivisezione agli allevamenti intensivi, dall’alimentazione ai circhi, passando per la pesca, la caccia e il veganesimo.
Luigi Piccirillo ha introdotto parlando dell’esperienza regionale e della lotta per i diritti del mondo animale.
Maurilio Calleri, presidente “LIMAV Italia” (Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione) ha sensibilizzato circa l’inutilità e la pericolosità dei test sugli animali, pericolosi in quanto danno informazioni fuorvianti per la salute degli esseri umani.
È poi intervenuta Carolina Sala, presidente “Task Force Animalista”, che ha parlato di proposte per migliorare il codice civile in virtù della difesa dei diritti degli animali.
L’intervento successivo è stato affidato a Edgar Meyer, presidente di “Gaia animali e ambiente” che ha parlato dell’annosa questione dei cinghiali e delle nutrie, due specie prima immesse nel territorio per motivi economici e poi considerate pericolose e invasive, quindi da abbattere.
È stata poi la volta di Alessandra Di Lenge, presidente di “Iene Vegane”, intervenuta sugli allevamenti intensivi e sull’alimentazione vegana, rimarcando che la zootecnia è considerata tra le maggiori cause di inquinamento atmosferico.
Gian Marco Prampolini, presidente “LEAL Lega Antivivisezionista” è intervenuto sulla vivisezione sottolineando che non c’è differenza tra sperimentazione animale e vivisezione. Si è poi soffermato sulle 3R, Replace, Reduce, Refine (Rimpiazza, Riduci, Rifinisci) che vanno nella direzione della sostituzione dell’animale nella ricerca.
È intervenuta Stefania Caiafa, presidente M.E.T.A. Milano, (Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente), che ha parlato dello sfruttamento degli animali nei circhi e dell’evidente sofferenza che manifestano.
L’ultimo intervento è stato affidato a Tony Curcio, presidente “A.V.I.”, (Associazione Vegani Internazionali), il quale ha parlato di veganesimo e della sua battaglia contro la caccia.
Nattero ha evidenziato la necessità di unirsi tra associazioni che perseguono le stesse finalità per fare lobby e poter arrivare a leggi più giuste per i diritti degli animali.
I Relatori. Da sinistra: Alessandra Di Lenge, Edgar Meyer, Rosalba Nattero, Luigi Piccirillo, Carolina Sala, Stefania Caiafa, Gian Marco Prampolini, Tony Curcio, la giornalista Paola Pizzighini e Maurilio Calleri |
Luigi Piccirillo ha tratto le conclusioni del Convegno prospettando di farne molti altri per poter proseguire nel lavoro intrapreso.
Il Convegno ha sfatato il luogo comune secondo cui chi si occupa di animali non si occupa degli esseri umani. È esattamente il contrario: chi è sensibile alla sofferenza degli animali e dà loro rispetto in quanto esseri senzienti, è molto più sensibile anche verso gli umani e soprattutto verso le fasce deboli.
È stato sottolineato come la società ci imponga il consumo di prodotti animali e la sperimentazione su questi stessi per opportunismo e ignoranza a favore dell'arricchimento di pochi. In questa azione sconsiderata si determinano danni anche alla specie umana. Come ad esempio l'impoverimento delle risorse dell'acqua che finisce a servire i grandi allevamenti degli animali cosiddetti da reddito e da cui sopraggiungono le ricorrenti malattie virali che uccidono ogni anno migliaia di persone.
Non sono solo la pietà e la sete di giustizia che devono spingerci a migliorare la sorte di creature senzienti, figlie della nostra stessa Madre Terra. Portare aiuto alla condizione animale significa impostare i valori di una futura società più giusta e armonica dove non vi siano discriminazioni speciste e in cui tutti possano godere di valori improntati alla fratellanza, alla libertà degli individui e al godimento di una qualità di vita felice che sia in armonia con la Natura.
Oggi la stessa logica che priva gli animali della loro libertà tiene in ostaggio anche la specie umana, costretta ad essere praticamente schiavizzata nella produzione di beni in surplus rispetto all'effettiva domanda, solamente per rispondere al gioco di capitalizzazione dell'alta finanza. Una situazione che toglie tempo libero agli individui e li distoglie dall'esercizio di una propria libera creatività.
Animali da reddito e umani sembrano essere coinvolti nello stesso destino.
11 febbraio 2023