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L’allucinante situazione degli allevamenti intensivi: creature senzienti allevate per essere uccise per il cibo degli umani
L’allucinante situazione degli allevamenti intensivi: creature senzienti allevate per essere uccise per il cibo degli umani

La cultura dell’antropocentrismo ci ha abituati a vedere l’uomo come unico essere senziente, l’unico bioregolatore

 

Ho chiamato questo mio breve articolo “Antropocentrismo e Antispecismo” ma mi rendo conto che si tratta di un ossimoro: dove c’è antropocentrismo non ci può essere antispecismo e viceversa.

La cultura dell’antropocentrismo ci porta a considerare gli animali come degli oggetti, delle cose inanimate. Anche per la legge sono RES, cose. Questa convinzione dà il diritto alla specie umana di usare le altre specie in tutti i modi possibili.

Tutto questo ha origine dalle grandi religioni di stampo patriarcale. Dalla Genesi: “E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra»”.

Eppure un gruppo di scienziati, il 7 luglio 2012 alla presenza di Stephen Hawking, all’Università di Cambridge ha firmato la “Dichiarazione di Cambridge sulla Coscienza”, la quale afferma che molti animali sono coscienti e consapevoli allo stesso livello degli esseri umani. Ovviamente la stampa non ha dato alcun risalto a questa dichiarazione.

Ma a questo documento è seguita, alcuni mesi fa, la “Dichiarazione di New York sulla coscienza degli animali”. Un gruppo di 39 scienziati dell’Università di New York ha sottoscritto e firmato un documento in cui si sostiene che gli animali hanno la capacità di “esperienza cosciente”. Il documento è stato sottoscritto da oltre 300 scienziati.

Le nutrie nel nostro paese sono considerate animali invasivi e pericolosi e vanno sterminate
Le nutrie nel nostro paese sono considerate animali invasivi e pericolosi e vanno sterminate

Queste due dichiarazioni, firmate da fior di scienziati, mettono in discussione tutto un modo di vivere: dagli allevamenti intensivi all’inserimento di specie alloctone, dall’umiliazione degli animali nei circhi alla caccia, insomma tutta un’economia basata sugli animali.

La cultura dell’antropocentrismo vede la Natura come una tappezzeria, e vede l’uomo dominatore di tutto il creato, con il diritto di depredare ogni cosa e ogni essere vivente. La fauna selvatica è oggi diventata un fastidio.

L’essere umano si diverte ad introdurre specie come orsi, nutrie, scoiattoli grigi. Il progetto “Life Ursus” era finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi Centrali tramite il rilascio di alcuni individui provenienti dalla Slovenia. Ora si scopre che ce ne sono troppi e bisogna sterminarli.

Stessa sorte per lo scoiattolo grigio: è stato introdotto in Italia già dal 1948 in Piemonte, ma si scopre che dà fastidio allo scoiattolo rosso, quindi stessa sorte: lo sterminio. O le nutrie, che sono state introdotte in Italia all’inizio degli anni Venti del secolo scorso, per la prima volta in Piemonte, per la produzione di pellicce, il ben noto “castorino”. Le nutrie, purtroppo, nel nostro paese sono considerate animali invasivi e pericolosi e vanno sterminate.

Non parliamo poi dei lupi: non passa giorno che sui giornali non ci sia un articolo allarmistico sul lupo, vogliono prepararci allo sterminio? Del resto la Commissione Europea chiede da tempo un declassamento del lupo da specie faunistica "rigorosamente protetta" a "protetta". Questo consentirebbe ai singoli Stati di praticare degli abbattimenti.

Sempre il Parlamento dell’Unione Europea ha salvato il foie gras e ha avuto il coraggio di dichiarare che: “L’alimentazione forzata rispetta il benessere animale”. Penso che tutti abbiamo la consapevolezza di come avviene l’alimentazione forzata di oche e anatre, una vera e propria tortura.

E che dire della folle guerra ai colombi da parte della Città Metropolitana di Torino. Anche questa volta, sfruttando il pretesto dei danni all’agricoltura, si sta per avviare una nuova strage di animali selvatici. Alcune associazioni facenti parte del Tavolo Animali & Ambiente sono ricorse al TAR.

I lupi rischiano di essere declassati a specie non più protetta
I lupi rischiano di essere declassati a specie non più protetta

Per quanto riguarda il cinghiale, in tutta Italia la loro presenza è frutto della discendenza di animali introdotti dai paesi dell'Est europeo nel dopoguerra oppure generati dall'ibridazione causata dall'accoppiamento con i maiali lasciati allo stato brado. Ora si parla tanto della PSA (Peste suina africana) ma il danno maggiore è dovuto alla caccia. Gli animali vengono allontanati da zone dove non causano danni, si disperdono sul territorio e vanno a colonizzare aree agricole dove formano nuovi branchi.

In tutta questa panoramica, che vuol dimostrare quanto sia assurda la situazione a cui siamo arrivati, è notizia recente che gli esseri umani trasmettono più virus agli animali di quanti ne prendano da loro. “Antroponosi”, la chiamano.

Eppure gli animali, in particolare la fauna selvatica, sono diventati un fastidio. E un business. Diamo la vita a miliardi di creature senzienti solo per ammazzarle, dopo aver fatto una breve vita di sofferenza. Per il cibo degli umani.

Siamo alla sesta estinzione di massa provocata da una sola specie: l’uomo. In 5 secoli sono scomparse dal nostro pianeta tra il 7,5 e il 13% dei 2 milioni di specie conosciute.

Spesso mi chiedo come si sia potuti arrivare a una simile situazione. Eppure anche noi siamo animali. Siamo legati alla Natura e a tutte le specie viventi, dal regno animale a quello vegetale. Dobbiamo cambiare mentalità, fare un salto qualitativo, non solo per etica, ma perché altrimenti non ci sarà più un futuro nemmeno per la specie umana.

Non sono solo la pietà e la sete di giustizia che devono spingerci a migliorare la sorte di creature senzienti, figlie del nostro stesso pianeta.

I colombi: la Città Metropolitana di Torino ha emesso un piano per sterminarli
I colombi: la Città Metropolitana di Torino ha emesso un piano per sterminarli

L’animalismo non è un pensiero debole. Portare aiuto alla condizione animale significa impostare i valori di una futura società più giusta e armonica dove non vi siano discriminazioni speciste e in cui tutti possano godere di valori improntati a una qualità di vita felice che sia in armonia con la Natura.

Oggi questo spazio di libertà non esiste neppure per la specie umana, costretta ad essere praticamente schiavizzata nella produzione di beni in surplus rispetto all'effettiva domanda, solamente per rispondere al gioco di capitalizzazione dell'alta finanza.

Animali da reddito e umani sembrano essere coinvolti nello stesso destino. L’umanità ha visto grandi battaglie di civiltà, come l’abolizione della schiavitù o la parità dei sessi. Traguardi che in un passato non lontano sembravano irraggiungibili.

Oggi siamo di fronte al più grande olocausto della Storia: la schiavitù e lo sterminio quotidiano di miliardi di esseri senzienti.

La Storia dovrà fare i conti con questo abominio e sarà la prossima grande battaglia che l’umanità dovrà affrontare per poter trovare dignità anche per la specie umana.

Se gli animali vivono, sentono e desiderano, come può essere inquadrata la loro incessante messa a morte se non nei termini di un genocidio legalizzato?


www.rosalbanattero.net




31 luglio 2024 - Fonte: www.shan-newspaper.com

 

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