Il Commissario dell’Unione Europea al Commercio risponde all'interrogazione dell’Eurodeputato Andrea Zanoni: la Commissione sta cercando di far valere il rispetto delle convenzioni internazionali. “Basta a questa assurda caccia. Tokio non può continuare a violare regole che tutto il mondo rispetta”
“Per quanto concerne la caccia alla balena, l'UE ha espresso al Giappone in diverse occasioni la propria diversità di vedute e certamente continuerà a farlo nei contesti pertinenti”. E' la risposta del Commissario Ue al Commercio Karel De Gucht, all'interrogazione dell'eurodeputato ALDE e vice presidente dell'Intergruppo Benessere degli Animali al Parlamento europeo Andrea Zanoni sul mancato rispetto delle convenzioni internazionali da parte del Giappone. “L'Ue può e deve far valere il suo peso mondiale nella tutela dell'ambiente e degli ecosistemi marini”.
“La Commissione è a conoscenza della relazione del Fondo internazionale per il benessere degli animali IFAW sull'economia della filiera giapponese di caccia alla balena e la sta esaminando”, apre il Commissario. “L'obiettivo della Commissione è includere negli accordi bilaterali di libero scambio (ALS) un capitolo ambizioso e estensivo sul commercio e lo sviluppo sostenibile che dovrebbe tra l'altro affrontare la conservazione, la gestione sostenibile e la promozione del commercio di risorse naturali legalmente ottenute e sostenibili, tra cui le risorse alieutiche”.
Secondo De Gucht, “il capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile dovrebbe pertanto contribuire all'efficace attuazione da parte del Giappone degli accordi ambientali multilaterali (MEA), tra cui la Convenzione sulla biodiversità (CBD) e la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES).
L'industria baleniera giapponese è andata avanti fin troppo con la ridicola scusa della caccia scientifica. È arrivato il momento che anche Tokyo rispetti la Convenzione internazionale sulla regolamentazione della caccia alle balene (ICRW) e della Convenzione sulla diversità biologica (CDB)”, aggiunge l'eurodeputato.
“Mi auguro che la Commissione europea riesca a far valere gli accordi internazionali alla luce dell'importante ruolo a tutela dell'ambiente e degli ecosistemi terrestri e marini giocato in questi anni dall'Ue”, conclude Zanoni.
dal sito: www.andreazanoni.it
30 Aprile 2013