Uno dei pannelli espositivi della mostra “Tutti Figli di Madre Terra” che ha accompagnato la presentazione del libro omonimo |
L’ecospiritualità nel rapporto con gli animali: presentazione del libro “Tutti Figli di Madre Terra” alla biblioteca Casa del Parco di Roma
La sede romana di SOS Gaia è stata promotrice martedì 6 dicembre scorso di un’interessante iniziativa culturale in collaborazione con un ente istituzionale del Comune di Roma Capitale.
Presso la Biblioteca Comunale Casa del Parco del XIV Municipio, all’interno di un bellissimo e prestigioso edificio storico situato nel cuore della famosa Pineta Sacchetti, si è infatti svolta la presentazione del libro “Tutti Figli di Madre Terra” scritto a quattro mani da Rosalba Nattero e Giancarlo Barbadoro, scrittori, giornalisti e musicisti, edito dalla Triskel Edizioni.
L’iniziativa ha rappresentato il naturale prosieguo di una collaborazione già consolidata tra la sede di Roma dell’Ecospirituality Foundation e l’Ente capitolino Biblioteca del Parco che negli ultimi anni ha prodotto diversi eventi tra cui la presentazione di un altro libro, “I Popoli Naturali e l’Ecospiritualità”, sempre degli stessi autori, e una conferenza sul mistero dei megaliti nel Lazio.
La presentazione del libro è stata curata dalla responsabile della sede romana di SOS Gaia Ivana Pizzorni insieme a Sergio Garofolo, operatore della stessa.
Dopo la presentazione dell’Ecospirituality Foundation Onlus, nella quale è stato illustrato il lavoro di salvaguardia delle tradizioni, dei luoghi sacri e della spiritualità dei Popoli naturali che svolge ininterrottamente dal 2000, anno della sua fondazione ad opera di Giancarlo Barbadoro e Rosalba Nattero insieme a leaders di tradizioni native di tutto il pianeta, e per il quale l'ONU le ha riconosciuto lo status di “NGO on Consultative Status with the United Nations”, Ivana Pizzorni ha tracciato il profilo dell’associazione SOS Gaia, ente animalista e antispecista fondato da Rosalba Nattero, che opera per la tutela degli animali, difendendo i loro diritti e assistendo quelli bisognosi, promuovendo una cultura che dia rispetto alla loro identità morale.
Ivana Pizzorni, responsabile della sede romana di SOS Gaia, con Sergio Garofolo durante la presentazione del libro “Tutti Figli di Madre Terra” di Rosalba Nattero e Giancarlo Barbadoro |
Come afferma Rosalba Nattero, “le creature che definiamo animali sono persone come noi, individui in grado di soffrire, di gioire, di provare emozioni e sentimenti.”
SOS Gaia, prosegue la relatrice, si ispira all'ecospiritualità, la filosofia dei Popoli naturali che nasce dal contatto con Madre Terra.
L'ecospiritualità è la filosofia della Natura, un’esperienza diretta che nasce dall'armonia interiore e si estende in tutto ciò che ci circonda, nel rispetto dell'ambiente e di tutte le forme di vita; il cuore esperienziale vissuto da tutti i Popoli naturali del pianeta. Questa visione armonica della vita è il filo conduttore ed ispiratore delle tematiche affrontate nel libro.
Un punto centrale è senz’altro il concetto di Madre Terra, affrontato attraverso la visione spirituale dei popoli naturali che la contemplano secondo un’idea mistica molto più estesa e completa del solo aspetto ambientale; nel libro viene denunciato l’operato della società maggioritaria che oggigiorno gestisce il potere mondiale attraverso un rapporto conflittuale con la Natura, vista esclusivamente come strumento di soddisfazione delle proprie esigenze, sfruttando quindi tutto ciò che ha intorno, animali e risorse del pianeta.
In opposizione a questa esecrabile condizione antropocentrica determinata dalla società maggioritaria il libro riporta alcuni esemplari gesti, ispirati invece da una visione spirituale del mondo che pone la Natura, da cui comunque dipendiamo, al centro dell'esistenza e come fonte di insegnamento e conoscenza; primo tra questi l'Ecuador che nel 2008 è stato il primo paese a inserire i diritti di Madre Terra nella propria Costituzione, seguito dalla Bolivia nel 2010 che ha approvato la “Legge dei Diritti della Madre Terra”, definendo il pianeta come “il sistema vivente dinamico costituito dalle comunità indivisibili di tutti i sistemi di vita e dagli esseri viventi, interdipendenti e complementari che condividono un destino comune”, aggiungendo che la “Madre Terra è sacra”. In seguito il progetto di una Carta dei Diritti di Madre Terra è stata portata all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite da Evo Morales, Presidente della Bolivia.
Rosalba Nattero intervistata in occasione della presentazione del libro al Salone Internazionale del Libro di Torino |
I relatori, entrando nel cuore dei contenuti presenti nel testo, hanno illustrano la condizione, oramai sotto gli occhi di tutti, vissuta dagli animali negli allevamenti intensivi che, oltre ad essere la causa primaria dell’inquinamento dell’aria e delle falde acquifere, della desertificazione e del disboscamento, provocano loro atroci ed inutili sofferenze.
Queste creature vengono condannate ad una vita terribile segnata sin dalla nascita e destinata ad essere molto breve e costellata da maltrattamenti, torture ed umiliazioni che finiranno solo al momento della loro soppressione. Una sofferenza indotta con crudeltà per un fine assolutamente inutile poiché, come viene descritto ampiamente nel libro è ormai riconosciuto da tutti gli organismi mondiali che si occupano di sanità e nutrizione che l’alimentazione carnivora è per l’uomo solamente nociva.
Per fortuna l’opera incessante di denuncia e sensibilizzazione del mondo animalista sta producendo i suoi frutti e nell’opinione pubblica si sta diffondendo una sensibilità decisamente diversa rispetto alla sofferenza animale: una tendenza che va incoraggiata e alimentata. Per questo gli autori si auspicano che al lavoro di tutela si affianchi anche un’opera di sensibilizzazione verso il rispetto delle altre specie viventi che porti ad un vero e proprio salto di mentalità.
L’animalismo non basta, occorre indirizzare la propria lotta verso l’antispecismo, secondo cui gli animali sono esseri senzienti in grado di provare le stesse sensazioni e sentimenti degli umani.
Siamo tutti figli di Madre Terra, e non è tollerabile che i nostri simili vengano usati come “cose” senz’anima, considerati come un “bene comune” che la società umana può usare a suo piacimento anziché come nostri fratelli che coabitano con noi sullo stesso pianeta.
Un passaggio molto significativo del libro sottolinea e denuncia l’atteggiamento di indifferenza che l’uomo assume nei confronti degli animali, alimentato dalle incombenze e problematiche che lo assorbono in una folle corsa senza alcuna meta reale, relegandoli a malapena come uno qualunque degli accessori dello scenario quotidiano in cui si dibatte.
La presentazione del libro alla Biblioteca Comunale Casa del Parco del XIV Municipio di Roma |
Gli autori scrivono in merito, giungendo ad una affermazione tanto provocatoria quanto pienamente rispondente alla realtà:
… “Eppure queste creature non sono uno scenario. Sono realtà vive e vitali, sono “persone” come noi, anche se differenti nell'aspetto, con proprie culture, usi, costumi, emozioni, consapevolezza.
Ma chi sono quelli che noi chiamiamo comunemente animali? Potremmo dire che sono degli alieni, perché hanno una forma diversa dalla nostra, usi e costumi diversi dai nostri, culture diverse.”
Molto interessante è risultata poi la descrizione fatta dai relatori di un aspetto degli animali per lo più sconosciuto, riferito al ruolo sacro che rivestono nelle antiche tradizioni dei popoli naturali.
In questi contesti sono ritenuti i custodi della porta sull'invisibile, e vengono identificati come animali totemici che ci guidano e ci proteggono. Elementi che secondo gli autori introducono di diritto il riconoscimento agli animali, al pari dell’essere umano, di una loro vera e propria spiritualità.
I relatori hanno concluso la presentazione riprendendo ed approfondendo il tema conduttore del libro, ossia il Progetto Ecospiritualità, un manifesto morale teso ad affermare la parità e dignità a tutte le forme viventi che vengono generate da Madre Terra nel corso del suo viaggio attraverso lo spazio. Pertanto a tutti i figli di Madre Terra deve essere riconosciuto il diritto alla vita, alla gioia di vivere e alla spiritualità. Costituisce un accorato appello a non arrendersi di fronte all’apparente impotenza a volte provocata dall’ampiezza e radicalizzazione del problema della sofferenza animale indotta dagli animali umani; l’analisi degli autori porta alla conclusione che oltre alla tutela misericordiosa attuata nei confronti degli animali da moltissimi umani sensibili, di per se assolutamente importante, è altrettanto necessario affiancare anche un’opera di sensibilizzazione al rispetto delle altre specie viventi. Al pari delle storiche lotte sostenute nel tempo dalla società civile contro la vergogna della schiavitù e per l’emancipazione della donna, quella in favore del miglioramento delle qualità di vita degli animali è un atto che avrà ripercussioni fondamentali nella società, sia nell’immediato, sia nel futuro.
La mostra “Tutti Figli di Madre Terra” allestita per l’occasione nell’elegante Galleria superiore della Biblioteca, visitabile fino al 20 Dicembre 2016 |
Gli autori attraverso le parole del libro lanciano l’appello a combattere contro l’abominio più grande della storia. “Siamo infatti di fronte a un’azione di crudeltà e sterminio che non ha eguali nella storia umana”, affermano. E sono sicuri che un giorno l’attuale condizione degli animali verrà ricordata come la più grande vergogna della storia. Un giorno i mattatoi diverranno il simbolo della più importante battaglia di civiltà compiuta dagli umani.
L’autrice afferma con forte convinzione, come si evince nel video dell’intervista che ha rilasciato durante la presentazione del volume al Salone del Libro di Torino 2016 e mandato in onda a conclusione dell’evento presso la Biblioteca Casa del Parco, che la condizione animale ora sta cominciando a cambiare, ma sicuramente in un prossimo futuro cambierà totalmente; pertanto questo libro rappresenta un sorta di viaggio nel tempo, come se fosse stato scritto nel futuro, perché allora l’orrore della sofferenza animale sarà solo un ricordo.
L’evento ha anche introdotto la mostra animalista dall’omonimo titolo, ideata e già promossa in diverse occasioni da SOS Gaia presso la Regione Piemonte ed altri enti culturali. La mostra, allestita per l’occasione nell’elegante Galleria superiore della Biblioteca e visitabile fino al 20 Dicembre 2016 negli orari di apertura della Biblioteca, è tratta da un capitolo del libro in cui vengono citati illustri personaggi della storia autori di sferzanti affermazioni in favore della condizione degli animali e allo stesso tempo di condanna per il comportamento esecrabile della società che ne annienta la dignità. Molto evocativa nella bellezza degli animali raffigurati e toccante nelle didascalie che le accompagnano, la mostra suscita sicuramente nel visitatore delle profonde riflessioni sul grado di civiltà della società in cui viviamo.
www.sos-gaia.org
14 Dicembre 2016