SOS Gaia
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Sta facendo scalpore il caso del maiale salvato dal macello e che ora rischia di essere allontanato dalla famiglia che lo ha accolto


Elvis, un maialino di 21 mesi, l’anno scorso era stato salvato da un allevamento di Rovigo da Simona Eduardo. La signora Eduardo era rimasta colpita dalla notizia letta su un giornale della cucciolata di maialini destinati a finire in padella e aveva deciso di salvarne almeno uno. E’ andata a prenderlo e lo ha portato nel suo appartamento di via Onorato Vigliani a Torino, dove vive con il marito e i tre figli. Voleva evitargli il macello. Ma adesso il maialino potrebbe essere costretto ad abbandonare quella casa.  

Il maialino Elvis rischia lo sfratto

Il regolamento di Igiene della città stabilisce che: «Nell’interno dell’abitato e nelle case agglomerate, è proibito il tenere stalle ad uso di armenti di qualunque specie, né maiali, né un numero eccessivo di pollame, piccioni, cani, gatti, ecc..». Un regolamento obsoleto e chiaramente superato, che deve essere aggiornato per adattarlo ai tempi.

Per il regolamento comunale di Torino, tuttavia, Elvis non può essere quindi tenuto in un appartamento.

Il pericolo dell’allontanamento di Elvis dai suoi cari ha creato grande sconforto nella famiglia Eduardo. Elvis da un anno e mezzo vive felice come un qualsiasi animale “da affezione”, va a spasso con i suoi cari, è pulitissimo, non sporca in casa. E’ affettuoso, ama le carote, le coccole e i cuscini del divano su cui distendersi. Lo spaventano la pioggia e i rumori forti. Ma se ha fame è capace di sollevare un divano con il naso per prendere una briciola di pane caduta per terra. O di aprire una dispensa per trangugiare tre chili di pasta. La sua presenza ha senza dubbio alzato il livello di allegria in famiglia. Immaginiamo la sofferenza che verrebbe provocata a tutti i membri della famiglia per via di un allontanamento forzato, e soprattutto, non si conosce la fine a cui Elvis sarebbe destinato.

Ora del caso se ne stanno occupando la Consulta animalista della Città di Torino e il Garante dei Diritti Animali della Regione Piemonte Enrico Moriconi. Quest’ultimo ha incontrato i dirigenti dell’ASL 1 di Torino a cui ha ribadito che il maialino è un animale da compagnia e non serve una stalla. Si può microchippare e lasciarlo dov'è. Ha anche ribadito che una uccisione indebita ricade sotto la legge sul maltrattamento.

Il Garante dei Diritti Animali ha scritto una lettera al direttore dell’ASL di Torino in cui sono esposti in maniera esaustiva i motivi per cui Elvis non deve e non può essere allontanato dalla famiglia che lo ha accolto.

Il Presidente della Consulta Animalista Marco Francone, dal canto suo, ha scritto una lettera alla Sindaca di Torino in cui si legge: “è assolutamente ingiustificato applicare il Regolamento n. 30 di Igiene della Città, ampiamente superato e da aggiornare alle nuove normative e alle crescenti sensibilità. Elvis è tutt'ora un animale d'affezione o da compagnia. Allontanarlo dalla attuale famiglia sarebbe una maltrattamento per lui e provocherebbe estrema sofferenza a chi attualmente lo ospita.

Chiediamo quindi di soprassedere ad eventuale sequestro ed a regolarizzare la permanenza di Elvis.

Ci rendiamo disponibili a collaborare per una corretta convivenza con animali d'affezione o anche selvatici, esotici.”
La proprietaria del maialino Simona Eduardo ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere alla sindaca Chiara Appendino e alla ministra Beatrice Lorenzin di riconoscerli nella categoria degli animali d’affezione:

www.change.org/p/eduardo-simona-riconoscimento-dei-maialini-nella-categoria-animali-d-affezione

La lettera del Garante dei Diritti Animali al direttore dell’ASL di Torino

 


27 ottobre 2017

 

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