La LAV-Lega Anti Vivisezione lancia un appello e una serie di iniziative per salvare sei macachi dalla sperimentazione che li renderà ciechi
“Al loro risveglio non capiranno cosa gli è successo. Sentiranno solo tanto dolore. Quando proveranno ad aprire gli occhi, i macachi scopriranno una cosa terribile: non ci vedranno più.”
Questo si legge nel comunicato LAV.
L’Università di Torino è responsabile di una nuova sperimentazione durante la quale 6 macachi verranno operati e resi ciechi per studi su deficit visivi nell’essere umano.
I macachi verranno prima sottoposti a un training durante il quale, quasi ogni giorno, per ore, verranno immobilizzati su delle sedie e costretti a riconoscere delle immagini. Dopo questa fase verranno resi ciechi. L’intervento al cervello, molto invasivo e doloroso, si svolgerà in autunno e l’intera sperimentazione durerà 5 anni.
Lo studio verrà condotto contemporaneamente anche su volontari umani: la ricerca su nuove cure per persone ipovedenti ha compiuto passi importanti solo grazie alle sperimentazioni su malati umani consapevoli. Non c’è da stupirsi, visto che i test sugli animali falliscono, ufficialmente, in oltre il 95 % dei casi.
Nati per essere cavie, i sei macachi verranno sottoposti a test ed esperimenti per cinque anni e poi, quando non serviranno più, “eutanasizzati”, ovvero uccisi. La ricerca ha avuto il via dall’Università di Torino, dipartimento di Psicologia, in collaborazione con l’ateneo di Parma (dove si trovano fisicamente gli stabulari dei macachi) ed è stata finanziata con 2 milioni di euro. L’obiettivo è ricreare un “modello animale” per lo studio delle persone che hanno perso la vista a causa di un danno cerebrale e non per problemi legati all’occhio.
Un esperimento doloroso e senza ritorno, compiuto ai danni di creature senzienti che non potranno reagire e non capiranno cosa gli sta succedendo. Oltretutto, oltre all’aspetto etico, già di per sé più che sufficiente per fermare qualsiasi sperimentazione su animali, è dimostrata l’inutilità scientifica attestata anche dalla LIMAV (Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione). “Sono ormai trascorsi cinquant’anni da quando la sperimentazione sugli animali è stata giudicata non attendibile per la innegabile diversità genetica fra uomo ed altri animali” afferma il professor Bruno Fedi, presidente onorario LIMAV. “La ricerca scientifica è orientata in tutt’altra direzione. Di recente, infatti, ricercatori di grande livello, come Thomas Hartung e Arti Ahluwalia, hanno ottenuto da culture cellulari umane dei “mini-cervelli” ed altri organi sui quali la sperimentazione si è rivelata attendibile, perché in Italia siamo ancora fermi alla tortura dei macachi? È inoltre da denunciare il fatto che tali esperimenti vengono condotti in segretezza per evitare critiche dalla comunità scientifica più evoluta, di conseguenze ogni abuso diventa lecito. Questo aspetto antidemocratico della ricerca scientifica è intollerabile dall’ intera società civile”.
FERMIAMO QUESTO ESPERIMENTO ETICAMENTE INACCETTABILE!
Cosa fare:
Firmiamo la petizione online “Salviamo i macachi di Torino”:
www.change.org/p/giulia-grillo-salviamo-i-macachi-di-torino
Scriviamo una mail:
Al Ministro della Salute: Giulia Grillo
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e per conoscenza:
Alla Sindaca del Comune di Torino: Chiara Appendino
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Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino: Gianmaria Ajani (in carica fino ad ottobre 2019)
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Al Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Torino: Stefano Geuna (in carica da ottobre 2019)
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Al Professore del dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, responsabile scientifico del progetto LIGHTUP: Marco Tamietto
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Oggetto: RICHIESTA FORMALE DI REVOCA DELL’AUTORIZZAZIONE DEL PROGETTO “LIGHTUP” CHE HA COME OGGETTO I MACACHI
(esempio di testo, da personalizzare:)
Premesso che
l’antispecismo si pone come movimento culturale, politico e filosofico volto al superamento dello specismo, ovvero la logica di dominio antropocentrico veicolata dall’uomo;
Premettendo inoltre che
L’appartenenza biologica alla specie umana non può giustificare eticamente il diritto di disporre e decidere della vita, libertà e del corpo di individui appartenenti ad altre specie
Poiché
Il progetto LIGHTUP è stato approvato e finanziato dallo European Research Council, l’Ente di ricerca a livello europeo, autorizzato dal Comitato Etico dell’Unione Europea, successivamente delle Università di Torino e Parma, e infine dal Ministero della Salute, dal momento che UNITO è una istituzione atta alla trasmissione della cultura in senso ampio, si ritiene debba riconoscere le implicazioni etiche inevitabilmente connesse alla Sperimentazione Animale che avviene all’interno dell’Ateneo
Ricordando che
Tra le varie specie utilizzate per la SA presso Unito saranno presenti almeno 6 macachi, primati non umani altamente gregari che necessitano di una vita in comunità e in gruppi familiari, condizione loro negata in laboratorio ove ogni individuo viene segregato in gabbie singole di dimensioni ridotte, verranno immobilizzati per tempi più o meno lunghi per permettere l’asportazione chirurgica di aree della corteccia visiva al fine di rendere i macachi clinicamente ciechi;
Si richiede
La revoca dell’autorizzazione al progetto di ricerca detto LIGHTUP
Distinti saluti.
12 giugno 2019