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Via al decreto “Libera Caccia”COMUNICATO STAMPA

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Torino, 18 luglio 2023

 

VIA AL DECRETO “LIBERA CACCIA”
Il Governo vara il piano contro cinghiali e tutta la fauna selvatica

E’ ormai in vigore il Decreto del 13 giugno 2023 con il quale il Governo ha adottato il Piano straordinario per la gestione e contenimento della fauna selvatica. Un vero e proprio golpe contro gli animali.

Il testo, guarda caso ispirato da Coldiretti, consente alle Regioni e alle Province autonome di approvare piani di abbattimento di qualsiasi specie di fauna selvatica ritenuta arbitrariamente “pericolosa”, dai cinghiali ai lupi, dagli scoiattoli alle volpi, e comprendendo qualsiasi specie venga definita come tale, senza motivo e senza criteri scientifici  – anche quelle in regime di protezione assoluta – comprese le aree naturali protette e le zone urbane, in qualsiasi periodo dell’anno con qualsiasi mezzo, anche quelli finora vietati. Tra questi, armi di precisione con ogni tipo di calibro, visori notturni, termocamere, infrarossi, utili a scovare gli animali in ogni dove e silenziatori, tanto cari ai bracconieri.

Il Governo Meloni, per evitare conflitti di competenza con enti regionali, si è affrettato a legiferare la possibilità per le regioni di decidere l’abbattimento di tutte le specie che saranno giudicate pericolose.  Si potrebbe aprire un conflitto costituzionale su come si possa definire di “tutela” una legge che permette di uccidere un gran numero di animali, considerato che l’uccisione non può essere sinonimo di difesa.

E per facilitare le cose, nel nuovo orrore giuridico rappresentato dal Decreto del 13 giugno 2023, il Governo ha previsto la possibilità di usare reti e gabbie, di sparare con ottiche termiche usando proiettili di qualsiasi calibro e persino di andare a caccia della selvaggina “in esubero” usando archi, falchi e richiami vivi della specie oggetto di attenzione. Ora ad ammazzare non ci saranno solo operatori del settore pubblico, ma cacciatori e società private. Le doppiette ringraziano.

La follia è già entrata in vigore, pronta a sparpagliare sparatori, arcieri e trappolatori in ogni angolo del territorio per tutto l’anno, con la scusa di tenere sotto controllo popolazioni animali come quella del cinghiale – la famosa emergenza creata ad arte nel tempo e costantemente foraggiata dagli stessi cacciatori – ma anche specie particolarmente protette come il lupo, naturalmente derogando a leggi e direttive.

Alla luce di questa follia totale, le probabilità di incidenti venatori aumenteranno in misura esponenziale: verranno sottoposti al rischio di un proiettile vagante anche gli abitanti delle città, oltre che naturalmente gli escursionisti in movimento in aree fino a oggi precluse alla caccia. In pratica, saranno semplicemente le richieste di “sicurezza” provenienti da amministratori locali o regionali desiderosi solo di compiacere la componente più estremista del proprio elettorato, a determinare cosa far fuori, come e quando.

Le associazioni animaliste, SOS Gaia in testa, sono preoccupatissime e speriamo che alla luce di questa emergenza si mobilitino schierandosi tutte insieme contro chi vede negli animali solo uno scenario da depredare, non dando nessun rispetto agli esseri viventi e senzienti.

Rosalba Nattero
Presidente SOS Gaia

 

 
18 luglio 2023

 

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