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Aliens Go Vegan!

Il pensiero vegano porterà ad abbattere la cover up che divide gli umani dagli alieni

 

Alieni tra di noi

Gli alieni sono già sulla Terra da tempo, la storia ne è ricca ed è testimone di esempi della loro presenza già dall'antichità. Anche oggi sono tra di noi ma esiste una forte cover up da parte delle élites che guidano la società maggioritaria che impedisce al grande pubblico e ai ricercatori di avere informazioni utili sul tema.

Non solo, gli stessi alieni, in contatto con le cosiddette autorità, potrebbero essere impediti a comunicare con la popolazione.

In sostegno alla certezza della presenza degli alieni sul nostro pianeta possiamo riferirci a quanto in due occasioni, pochi anni fa, ebbe a dichiarare in proposito Dimitri Medvedev, il primo ministro della Federazione Russa.

In una prima occasione, durante un fuori onda ad una televisione privata russa, affermò che gli alieni erano da tempo sul territorio russo ed erano monitorati dallo staff militare di Putin.

In una seconda occasione, al Word Economic Forum di Davos in Svizzera del 2013, affermò la stessa cosa invitando il rappresentante degli USA a dire quanto sapevano sugli alieni. Minacciando che se non lo avessero fatto sarebbe stata la Russia a rivelare ogni cosa.

Gli Stati Uniti tacquero su ogni possibile dichiarazione e allora la Russia intervenne a mezzo di Edward Snowden, un membro della CIA americana che era fuggito, per motivi umanitari, in Russia con migliaia di documenti secretati. Costui rivelò pertanto che il governo di allora, con a capo Obama, collaborava con gli alieni per egemonizzare il pianeta. Questi alieni li descrisse come creature dall'aspetto umanoide, molte di esse di statura molto alta.

Il caso Roswell ha segnato l’inizio della censura sugli alieni
Il caso Roswell ha segnato l’inizio della censura sugli alieni

A supporto di quello che disse Snowden sugli alieni che collaborano con la Casa Bianca basti pensare ad un'altra rivelazione in merito alla rete di spionaggio telefonico che era stata realizzata segretamente dagli USA per controllare i governi del Regno Unito e della Germania. Rivelazione di cui, dopo varie pesanti controversie diplomatiche, gli USA furono costretti ad ammetterne la veridicità.

 

L'origine della censura sugli alieni

Tutto ha inizio con il caso Roswell quando gli USA, dopo il rinvenimento dell'UFO precipitato al suolo nel luglio del 1947, tennero il massimo riserbo sull'accaduto per copiare in esclusiva e in gran segreto tecnologie aliene per i loro armamenti.

Per la cronaca, il caso Roswell venne smentito più volte dalle autorità statunitensi sino a quando, a sorpresa, il giornale “Salt Lake Tribune” reperì negli archivi digitali di “The Vault” dell’FBI documenti relativi al caso Roswell che rivelavano fatti fino a quel momento rimasti segreti. Il “Salt Lake Tribune” li ha poi pubblicati in rete il 9 aprile 2011. Da questi documenti risulta che un rapporto dell’FBI parla compiutamente dell’UFO crash di Roswell consentendo di accedere a un gran numero di informazioni sull’evento e sulle creature aliene rinvenute sul posto dell'incidente.
Il rapporto dell'FBI, firmato dall'agente Guy Hottel e datato 22 marzo 1950, cita una fonte dell'aviazione militare americana secondo la quale il caso dell’UFO crash di Roswell è effettivamente accaduto. L’agente cita addirittura la presenza a Roswell di tre dischi volanti, ciascuno del diametro di circa 16 metri e con una parte sopraelevata al centro. “Ogni disco - si legge nel rapporto - era occupato da tre corpi di forma umanoide alti meno di un metro, vestiti con un tessuto metallico a trama molto fitta. Ogni corpo era avvolto in una specie di bendaggio simile alle tute antigravità usate dai piloti collaudatori”.

Poi ci fu il caso della creazione della NASA in cui si istituzionalizzò una concreta cover up di stato.

Il 29 luglio del 1958 il Senato degli Stati Uniti promulgò la Legge nazionale per l'aeronautica e lo spazio. Essa imponeva come atto vincolante della stessa legge una serie di studi da farsi ad ampio raggio per verificare i vantaggi e gli ostacoli che potessero essere connessi con le attività spaziali.

Al Word Economic Forum di Davos in Svizzera del 2013 Dimitri Medvedev affermò che gli alieni erano da tempo sulla Terra
Al Word Economic Forum di Davos in Svizzera del 2013 Dimitri Medvedev affermò che gli alieni erano da tempo sulla Terra

In conformità con quanto richiesto da questa legge, l'ente spaziale americano, la NASA, che nasceva in quei giorni fondò uno specifico Comitato di studio e affidò ad un ente pubblico, la Brooking Institution, il compito di sviluppare adeguatamente l'argomento.

Il rapporto finale, presentato al Congresso USA, risultava alquanto inconsueto e sconcertante, ma può spiegare, a tanti anni di distanza, l'atteggiamento cautelativo e censore dei governi di molti Paesi nei confronti dell'ipotesi esobiologica.

Il rapporto consegnato nel 1960 all’Ente spaziale americano suggeriva esplicitamente alla NASA e al governo americano di “studiare la maniera migliore per annunciare al pubblico un eventuale contatto tra astronauti e civiltà extraterrestri, oppure di trovare la maniera migliore per nascondere l'evento nel caso che avesse ritenuto opportuno farlo”.

Il rapporto concludeva anche con l'osservazione che l'incontro tra l'umanità e civiltà aliene avrebbe potuto dare luogo a “un effetto sulle relazioni internazionali di proporzioni rivoluzionarie, perché la scoperta di esseri alieni avrebbe potuto condurre a una maggiore unità degli uomini sulla Terra, basata sull'unicità della specie umana o sull'arcaico presupposto che ogni estraneo costituisce di per sé una minaccia”.

In merito, come modalità di valutazione negativa al contatto con civiltà extraterrestri evolute, il rapporto citava la terribile sorte toccata ai popoli amerindi a seguito dell'arrivo di Cortez e Pizzarro che con le loro armi evolute rispetto a quelle degli autoctoni spazzò via le civiltà esistenti sul territorio americano schiavizzando gli individui e imponendo una nuova ideologia in cui vivere.

Emblematico fu il caso di Winston Churchill che, intorno agli anni '40, diede un grosso sostegno alla cover up nei confronti della manifestazione aliena.

Era accaduto che sul finire della seconda guerra mondiale alcuni piloti della RAF di ritorno da varie missioni (una, in particolare, sulle coste meridionali del Regno Unito) si erano imbattuti in un «oggetto metallico» che dopo aver volteggiato attorno alle squadriglie si era dileguato.

Il rapporto era giunto a Winston Churchill, Primo Ministro del Regno Unito del tempo, che già aveva avuto in precedenza a che fare con gli UFO. Infatti la sua carriera politica era iniziata proprio dopo un avvistamento del 1919 su cui era stato incaricato dal Parlamento inglese di indagare insieme ai servizi segreti.

Questa volta Churchill rimase talmente impressionato dal caso riportato dai piloti della RAF che convocò Dwight Eisenhower, allora comandante delle forze alleate in Europa, per chiedere se anche gli americani avevano avuto questo tipo di esperienze e concludendo che era il caso di tenere segreto questo genere di circostanze per non inquietare l’opinione pubblica.

Una manifestazione del movimento Vegan nel Regno Unito
Una manifestazione del movimento Vegan nel Regno Unito

Non solo, Churchill, secondo le testimonianze dell’epoca, “ordinò espressamente ai suoi collaboratori di classificare immediatamente l’evento riportato dai piloti della RAF come segreto, e tenerlo tale per almeno 50 anni, per non provocare panico nella popolazione e per non creare problemi di fede religiosa e far perdere la fiducia della gente nella Chiesa”.

 

Il movimento vegan e la fine della cover up

Oggi però si preannuncia una formidabile spallata a questo sistema di cover up grazie alla nuova forma di pensiero, quella vegan, che può far crollare questo impianto e smantellare il sistema della cover up sulla base di una nuova mentalità.

Era già accaduto nell'impero romano. Sembrava incrollabile ed eterno, ma quando l'impero importò una moltitudine di schiavi la mentalità del popolo si aprì alla sensibilità verso questi disgraziati costretti a divertire e a morire per le élites imperiali.

Paolo di Tarso e i suoi collaboratori, tutti militari stanchi di fare una ferma che durava 18 anni, diedero la spallata decisiva e iniziarono a minare il potente impero ponendo le basi del cristianesimo.

Inventarono la figura del Cristo come alternativa divina che equiparasse quella dell'imperatore e iniziarono come tanti carbonari in clandestinità a conquistare il popolo alle nuove idee basate sulla libertà e sull'eguaglianza tra gli individui.

Il movimento, essenzialmente di tipo sociale, per la cronaca mutuò dal druidismo la parte spirituale che ancora oggi, nonostante il colpo di coda di Costantino che riportò la chiesa del tempo ad una romanizzazione imperiale, continua a comparire nelle pratiche del cristianesimo, dal battesimo alla messa e oltre.

Oggi sta avvenendo la stessa cosa. Tra la gente comune e tra gli intellettuali si sta sviluppando una sensibilità verso gli animali che la religione aveva condannato ad essere oggetti utili alla vivisezione e ad essere consumati come cibo.

 

Un orrore planetario

Questo nuovo movimento che si sta identificando nel concetto di “vegan” sta lottando con tutte le sue forze contro le ignominie compiute nei grandi campi di allevamento intensivo di animali da reddito destinati alle mense del pianeta.

E non è solo un grido di pietà e di denuncia di ingiustizia verso queste povere creature, figli anch'essi come noi di Madre Terra. Sono lager che producono enormi danni al pianeta creando inquinamento atmosferico e stornando grandi quantità di acqua potabile utilizzata per far crescere la vegetazione che verrà data come cibo agli animali.

Non solo, ma da molti di questi allevamenti intensivi, soprattutto dei volatili esistenti in Asia, ogni anno le correnti atmosferiche portano sui vari continenti virus e germi che spesso sono letali per l'umanità. E a nulla serve inventare vaccini sempre più nuovi quando basterebbe fermare l'ignominia perpetrata dai pochi che si arricchiscono sui molti.

Una manifestazione del movimento Vegan in Francia
Una manifestazione del movimento Vegan in Francia

Oggi il movimento vegan guarda alla salute degli individui evitando di parassitare sulle proteine delle altre creature viventi con cui hanno un legame di fratellanza planetaria, e quindi evitando di cibarsi di carne e di altri prodotti derivati dalla schiavitù di queste altre creature.

Creature che sono percepite come persone, esseri senzienti in grado di provare emozioni e di rivolgersi allo stesso mistero che ha generato la specie umana.

 

La fine dell'incubo imposto dalla società maggioritaria

Una simile mentalità andrà a scalzare inevitabilmente il sistema della società maggioritaria così come è avvenuto nell'impero romano.

Oggi per incrementare i giochi delle società finanziarie si è costretti a lavorare a tempo pieno per produrre oggetti di consumo che non vengono assorbiti dal bisogno reale dell'umanità, ma servono solo a mostrare il valore di transizione dei beni di consumo in borsa.

Automobili abbandonate ad arrugginire, prodotti agricoli in eccesso distrutti dai compressori, animali non utili messi in veri e propri tritacarne, vivi, per farli sparire e non doverli nutrire.

Esperimenti di vivisezione condotti, per virtù di casta, su animali a cui vengono tagliate le corde vocali al fine che non disturbino i vivisettori che dal sangue e dalle ossa estraggono improbabili farmaci che non servono a nulla vista la differenza di specie.

Molti volontari umani che ingurgitano questi farmaci finiscono per morire.

Questo in nome della mentalità e della sensibilità vegan non accadrà più e rimarrà solamente una pagina oscura di terrore del pianeta da dimenticare, oppure no, come è accaduto per il nazismo.

Scalzando il sistema salterà anche la prassi della cover up tenuta sino ad allora verso la presenza degli alieni sulla Terra e ci si potrà finalmente incontrare per stabilire un rapporto che vada al di là dei meri interessi militari.

www.giancarlobarbadoro.net

 


29 aprile 2019

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