Il Consiglio di Stato sospende l'esperimento.
Il Tavolo chiederà alla Regione Piemonte e al Comune di Torino di promuovere con l’Università di Torino borse di studio sui metodi alternativi
Comunicato stampa del Tavolo Animali & Ambiente
Torino, 10 ottobre 2020
Il Tavolo Animali & Ambiente, costituito dalle associazioni ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS Gaia, apprende con estrema soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato di accogliere per la seconda volta il ricorso della LAV, decisione che ha ribaltato la sentenza del TAR del Lazio del maggio scorso.
Il supremo organo della giustizia amministrativa ha disposto che gli esperimenti vengano immediatamente interrotti, richiedendo un dovuto “approfondimento scientifico analitico e motivato” da parte di un ente terzo che dovrà confrontarsi con le parti: una grande novità rispetto al passato ed è quello che LAV chiede da sempre perché, commenta l’associazione, “non è più possibile accettare che la ricerca non risponda alle Leggi e che il Ministero della Salute dia autorizzazioni-fotocopia senza verifiche preventive”.
È una grande soddisfazione e un incoraggiamento per tutte le associazioni e tutti i volontari che si sono battuti in questi anni per fermare un progetto che prevedeva la sperimentazione su sei macachi che per cinque anni sarebbero stati sottoposti ad interventi chirurgici di cui non si conoscono gli effetti, immobilizzati in gabbie e poi soppressi.
Un progetto finanziato con 2 milioni di euro dei contribuenti, che avrebbe implicato, secondo gli stessi ricercatori, “grave sofferenza”. Un esperimento doloroso, inutile e senza ritorno, compiuto ai danni di creature senzienti. È ormai nota l’elevata percentuale di fallimento dei test sugli animali. Sono trascorsi cinquant’anni da quando la sperimentazione sugli animali è stata giudicata non attendibile per l’innegabile diversità genetica fra uomo ed altri animali. Infatti la ricerca su nuove cure per persone ipovedenti ha compiuto ad oggi passi importanti grazie alle sperimentazioni su malati umani consapevoli.
La decisione del Consiglio di Stato premia per la seconda volta la battaglia della LAV e di tutte le associazioni e i singoli volontari che si sono uniti in questa campagna, promuovendo manifestazioni in tutta Italia e tavoli di raccolte firme sia cartacee che online.
Questa vittoria segna un importante precedente per chi si oppone agli esperimenti sulle centinaia di migliaia di animali che vengono ogni anno torturati per una pratica medievale, eticamente inaccettabile, e inutile ai fini scientifici.
Il Tavolo Animali & Ambiente ribadisce la richiesta alla Regione Piemonte e al Comune di Torino di promuovere con l’Università di Torino borse di studio sui metodi alternativi.
I macachi di Torino costituiscono un caso emblematico per protestare contro gli esperimenti su tutti gli animali. Non si può moralmente accettare che degli esseri senzienti vengano torturati senza motivo.
Nell’attesa della udienza finale di merito il Tavolo continuerà a vigilare fino a quando i macachi non saranno liberi e al sicuro.
Per il Tavolo Animali & Ambiente:
Marco Francone
LAV Piemonte
10 ottobre 2020