La Commissione Europea ha tracciato ormai la sua linea definitiva: "Il piccione selvatico (Columba livia) è una specie autoctona soggetta alla tutela prevista dalla direttiva 2009/147/CE (direttiva "Uccelli")."
Scrive Janez Potocnik (Commissario Europeo per l'ambiente) a nome della Commissione che "Il piccione selvatico (Columba livia) è una specie autoctona soggetta alla tutela prevista dalla direttiva 2009/147/CE. Già da lungo tempo esemplari addomesticati fuggiti dalle colombaie di allevamento si sono inselvatichiti incrociandosi con popolazioni selvatiche. Gli esemplari allevati in cattività non rientrano nel campo di applicazione della direttiva. Conseguentemente si dovrebbe ritenere che i piccioni selvatici rientrino nel campo di applicazione della direttiva "Uccelli", salvo ove sia dimostrato che si tratta di esemplari allevati in cattività."
Nel 2010 il Sindaco di Corato (BA) emetteva una Ordinanza per il contenimento dei piccioni in città. Il provvedimento non giustificato per portata e dati scientifici (inesistenti) a base della stesso, fu tempestivamente impugnato dall'Associazione Nazionale delle Guardie per l’Ambiente. Dopo l'impugnativa il ricorso venne rigettato poiché secondo il Ministero della Salute e del Consiglio di Stato i piccioni non potevano essere considerati selvatici poiché "animali domestici inselvatichiti"...
Ma le Guardie per l’Ambiente non si dettero per vinte. Per questo sollecitarono l'europarlamentare Andrea Zanoni a presentare una interrogazione alla commissione europea per tracciare in modo definitivo la questione. In queste ore il Commissario Europeo per l'ambiente ha chiarito una situazione che sarà punto di svolta a livello nazionale ed europeo.
“Siamo particolarmente soddisfatti - spiega il Presidente nazionale delle Guardie per l'Ambiente, Pasquale Laterza - perché ormai è stato messo un punto fermo sulla questione che produrrà effetti su tutto il territorio nazionale (da Piazza San Marco di Venezia fino a Corato ...). Adesso nessun sindaco potrà più prendersi gioco della vita di questi pacifici animali. Una vittoria civile in favore degli animali il cui merito, senza dubbio è dell'eurodeputato Andrea Zanoni che credendoci ha condiviso il nostro tortuoso percorso, nonostante il parere contrario del Consiglio di Stato e della pesante firma del Presidente della Repubblica. Ma noi avevamo ragione anche questa volta”.
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28 agosto 2013