Sgronfy non è un cane, un gatto, un uccellino. Sgronfy era un piccola maialina salvata da una brutta fine. La sua mamma umana, Paola Anna Castelli, l’ha accolta in casa sua dandole amore e facendole capire che l’umano non è sempre crudele.
Sgronfy viveva felice e libera nel giardino di casa di giorno, per poi coricarsi nella casa calda e accogliente la sera. Sgronfy viveva con altri animali pelosi che hanno imparato ad apprezzarla nonostante la differenza di aspetto.
Sgronfy era felice fino al 13 settembre, quando qualcuno ha aperto il cancello di casa dandole l’opportunità di uscire… il prato per lei era una meravigliosa coccola dove rotolarsi e mangiare anche quell’erbetta fresca.
Purtroppo, lì in quel meraviglioso posto ha incontrato la mano dei suoi assassini: una sprangata sul muso ed è crollata a terra, è stata massacrata. Sul posto restano tracce di sangue, tanto sangue, e i suoi denti… il suo generoso corpo non c’è più, i suoi carnefici lo avranno portato via per nutrirsi. Qualcuno ha visto Sgronfy aggirarsi, hanno chiamato il Comune di Solero, un piccolo paese in provincia di Alessandria dove è avvenuto il fatto, ma nessuno ha fatto nulla.
E’ stata creata una pagina su Facebook dove tanta gente sta inviando mail per cercare giustizia. Chi sa parli, Sgronfy aveva il diritto di vivere, aveva il diritto di essere rispettata. Lei si fidava degli umani, e la mano di questi orchi l’ha portata ad una morte crudele.
Vorrei far conoscere questa storia e chiedo umilmente aiuto. Aiuto per chi conosceva Sgronfy e l’ha davvero amata, chiediamo giustizia. Vi ringrazio per il vostro tempo e se volete potete chiedere chiarimenti direttamente a Paola tramite Facebook.
Chi vuol saperne di più e partecipare alle azioni affinchè la morte di Sgronfy non rimanga inascoltata, può andare alla pagina su Facebook “Una mail per Sgronfy”
11 ottobre 2012