IHP, ENPA e il RIFUGIO DEGLI ASINELLI al lavoro insieme al Ministero della Salute per nutrire e curare i cavalli di Colleferro
Dal Comunicato Stampa di IHP – Italian Horse Protection, Fondazione Il Rifugio degli Asinelli ONLUS, ENPA – 30 gennaio 2013.
Emergenza Colleferro (Roma): in atto uno dei più grossi sequestri di equini mai fatto in Italia, in coordinamento con la task force del Ministero della Salute e con i NAS.
Servono aiuti di vario genere per sfamare e curare gli animali in attesa del loro futuro trasferimento.
Un puledro estratto vivo dal fango |
Dopo la denuncia dell’Italian Horse Protection association che, anche grazie all’intervento di Striscia La Notizia, ha portato alla luce uno scandaloso caso di maltrattamento di equini (vedi articolo di IHP e servizio di Striscia) ha preso avvio un’enorme operazione di sequestro che al momento è ancora in corso. I numeri sono impressionanti e parlano da soli.
Il sequestro è coordinato dalla task force ministeriale per il benessere animale, con un’operazione internazionale a cui hanno preso parte volontari di IHP, della Fondazione Il Rifugio degli Asinelli ONLUS e dell’inglese The Donkey Sanctuary. Da giovedì 24 gennaio fino a ieri sono stati spostati 104 tra cavalli, asini e muli, prelevati da svariati terreni nei Comuni di Colleferro e Segni e trasferiti in un grande terreno messo a disposizione da un’azienda agricola di Paliano come primissima e provvisoria destinazione.
Gli animali sono stati finalmente sfamati e stanno ricevendo le prime cure veterinarie oltre a essere identificati.
Resta tuttavia una situazione sanitaria critica per molti di loro: quasi tutti presentano gravi segni di denutrizione (al limite della cachessia) e una marcata disidratazione.
Molti hanno patologie infettive, sia respiratorie che intestinali; ci sono diversi casi di laminite e alcune ferite con evidenti segni suppurativi avanzati. Diffusissime sono le parassitosi intestinali, fra cui moltissimi casi di tenia. Molte cavalle sono gravide e questo porterà a un aumento esponenziale del numero di animali.
Un puledro, letteralmente estratto vivo dal fango durante le operazioni di sequestro, era in condizioni disperate ed è stato trasferito alla Clinica Universitaria di Perugia dallo staff delle tre associazioni. Stessa sorte per una puledrina trovata a terra lunedì mattina, che sarebbe morta di lì a poche ore senza l’intervento delle forze dell’ordine e dei volontari, come già successo negli anni passati a decine di poveri animali: durante i sopralluoghi infatti sono stati rinvenuti tre corpi di cavalli e asini morti di recente, mentre un puledro in grave colica è morto dopo pochissimo tempo dal ritrovamento. In ogni singolo terreno ispezionato sono state ritrovate ossa di animali, lasciati morire di fame anche a pochi passi dalla strada e dalle abitazioni (vedi galleria fotografica. Attenzione: alcune immagini forti).
La responsabile della Fondazione Il Rifugio degli Asinelli ONLUS, Barbara Massa, intenta a dare da bere ad alcuni asini in gravi condizioni di salute |
Entrambi i puledri ad oggi stanno rispondendo alla terapia, sono stabili e in piedi, però la prognosi è ancora riservata.
Restano ancora numerosi animali da individuare e trasferire, anche nei Comuni di Paliano e Valmontone: non si riesce a fare un calcolo preciso finché non si entra nei terreni, ma si stimano almeno 50 equini e 30 bovini, ma potrebbero essere di più.
IHP, Rifugio degli Asinelli, ENPA e The Donkey Sanctuary stanno sostenendo le spese per il fieno, per i farmaci e per il trasporto e le cure dei due puledri ricoverati in clinica. Servono urgentemente aiuti, sotto forma di donazioni di qualunque importo.
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IMPORTANTE: questa è l’unica raccolta fondi concordata con il Ministero. Vi preghiamo di volerci segnalare eventuali altre iniziative di raccolta fondi per la stessa emergenza, che andrebbero solo a disperdere risorse.
Rivolgiamo un appello ai fornitori di fieno della zona di Roma e Frosinone, perché ci forniscano fieno di prima scelta a un costo di particolare favore, considerata la situazione ed il fatto che né il Ministero né i Comuni hanno fondi da destinare, perciò sarà tutto a carico delle associazioni di cui sopra.
Per lo stesso motivo rivolgiamo un appello alle case farmaceutiche veterinarie ed alle industrie di materiale sanitario, perché ci forniscano farmaci e altri presidi (liquidi per terapie reidratanti endovenose, antibiotici, vermifughi ad azione multipla, antinfiammatori, garze, vetrap per fasciature, cotone (garzato e non), disinfettanti a base di iodio e cloro, siringhe).
Per l’invio di cibo e medicinali contattare direttamente la task force del Ministero: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
oppure 06 59944035 dal lunedì al venerdì, orari 9-13 e 14-17.
Chiunque si metterà a disposizione, sia per il fieno e i mangimi che per i farmaci, sarà pubblicamente ringraziato.
Attualmente, per motivi organizzativi e di sicurezza, non è possibile ammettere volontari a contatto con gli animali sequestrati, che possono essere gestiti solo da personale dell’azienda custode e delle associazioni che prendono parte all’operazione.
Esaurita questa prima fase, verranno prese decisioni in merito alla futura destinazione degli animali: ulteriori comunicazioni in merito saranno diffuse nei prossimi giorni. Per il momento non inviare richieste di adozione alle associazioni: eventuali disponibilità possono essere inviate a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
e saranno vagliate in un secondo momento.
Naturalmente va avanti la denuncia di IHP, supportata da Rifugio degli Asinelli ed ENPA, affinché i responsabili di tutto questo paghino.
www.ilrifugiodegliasinelli.org
31 gennaio 2013