“Bestie come noi” di Annalisa Gimmi, Effigie Edizioni |
Un libro che fa il punto, in modo molto lineare, sulla condizione animale oggi, a 40 anni dall’uscita di Liberazione animale di Peter Singer
Animali macellati dopo una vita innaturale, segregati in spazi angusti e in costante sofferenza; animali in gabbia, vittime di sperimentazioni, oggi tanto crudeli quanto inutili. Animali uccisi per un trofeo.
Animali umiliati, abusati e privati della vita per il nostro divertimento o per la nostra vanità.
Ma fortunatamente c’è chi sta tentando di cambiare le cose, ammettendo che tutto questo è inaccettabile da parte di una società civile.
«Un movimento di liberazione esige un’espansione dei nostri orizzonti», ha scritto nel 1975 il filosofo australiano Peter Singer, il teorico della liberazione animale.
Così l’essere umano, dopo aver combattuto per un’apertura della sua mente nei confronti dell’altro (il diverso, il nero, la donna, lo straniero), sta ora ingaggiando una nuova battaglia che espanda gli orizzonti della sua coscienza verso i non umani, riconoscendo agli animali quel diritto alla vita e al benessere da cui nei secoli li ha sistematicamente esclusi.
Questo libro vuole suggerire spunti di riflessione su quanto c’è ancora da fare perché il rispetto della vita possa davvero definirsi tale; e sulle opportunità (a volte straordinarie) che la collaborazione uomo-animale può invece offrire.
L’autrice
Annalisa Gimmi si è a lungo occupata di letteratura e di editoria del Novecento, pubblicando studi su vari autori, tra cui Aldo Palazzeschi, Dino Campana, Franco Loi; e dedicandosi a ricerche bibliografiche (Bibliografia di Alfonso Gatto, Storia e letteratura 2009, con Marta Bonzanini).
Ha pubblicato il volume Il mestiere di leggere, il Saggiatore 2002, sui pareri editoriali della Mondadori negli anni Cinquanta, e ha curato le raccolte di inediti e rari di Alfonso Gatto, Ballate degli anni e Il gatto in poltrona, entrambe Effigie, 2012.
Negli anni Novanta, ha collaborato con la pagina di Cultura del “Corriere del Ticino” di Lugano e, tra il 2005 e il 2007, de “il Giornale”. Da qualche anno ha maturato una profonda coscienza sulla tematica animale, promuovendo iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e sul territorio.
Gli eventuali diritti d’autore saranno devoluti ad associazioni in difesa degli animali.
29 giugno 2016